Il vino che fa bene Incontro nella suggestiva cornice della Torre Aragonese di Melissa
l vino che fa bene. Il vino che è storia, cultura, tradizione e…futuro.
Ma serve un progetto per conquistare nuovi mercati, servono risorse e
progetti mirati, necessita cooperazione e solidarietà fra produttori. Urge
un rapporto nuovo e positivo fra istituzioni e imprese.
E’ questo in sintesi il risultato della giornata che si è svolta nella
suggestiva cornice della Torre Aragonese di Melissa, nel crotonese,
nell’area cirotana che è da secoli la ‘patria del vino’. Moltissimi i
presenti al confronto, provenienti da tutta la Calabria.
In questa cornice si sono ritrovati a parlare, discutere e progettare le
massime espressioni istituzionali ai diversi livelli: il governo, il
Parlamento, Ismea, la Regione, gli Enti locali, i produttori, le
associazioni di categoria.
Netto e chiaro il messaggio del Presidente della Regione, Mario Oliverio,
che ha partecipato all’incontro promosso dal Gruppo Pd della Camera dei
deputati (su proposta dell’On Nicodemo Oliverio): “Sono stati fatti
notevoli passi avanti nel settore vitivinicolo, ma ancora di più possiamo e
dobbiamo fare tutti insieme. Occorre trovare insieme una strategia per
penetrare meglio i mercati internazionali. Occorre un ‘Marchio Calabria’
che dia una identità ai nostri prodotti, che li renda immediatamente
riconoscibili. La Regione farà la sua parte, coinvolgendo anche Ismea che
può svolgere un ruolo importante per dare credito alle imprese e ai giovani
che vogliono entrare in agricoltura. Stiamo anche ragionando su come
utilizzare il grande patrimonio degli ex enti agricoli della Regione, per
metterli a disposizione dei giovani”.
Il sottosegretario all’agricoltura, Giuseppe Castiglione ha parlato dei
troppi ritardi che si registrano sui Piani di Sviluppo rurale, la
farraginosità degli stessi, il mancato utilizzo delle risorse comunitarie,
la necessità di programmare bene i fondi comunitari, di spenderli al meglio
affinché possano creare sviluppo e occupazione. Cstiglione ha affermato :
“L’agricoltura è il futuro economico del Paese, e lo sarà ancora di più
per il sud e la Calabria. Ma occorre avere le idee chiare: ci sono 52
miliardi di euro da utilizzare dal 2014 al 2020. Sono le risorse europee
che potranno segnare una reale svolta per il futuro del Mezzogiorno e del
Paese. MA non possiamo fare gli errori del passato, non possiamo più
permetterci ritardi e contraddizione nell’utilizzo delle risorse
comunitarie”!
Al dibattito hanno preso parte i parlamentari Luca Sani (presidente
Commissione Agricoltura della Camera), Massimo Fiorio (vicepresidente),
L’on. Dorina Bianchi, Laura Venittelli e Nico Stumpo, il Consigliere del
CdA di Ismea Franco Laratta. Per Nicodemo Oliverio, capogruppo pd in
Commissione agricoltura della Camera: è necessaria l’unità delle forze
politiche e delle istituzioni per dare più forza all’Agricoltura. Stiamo
lavorando in parlamento per innovare, snellire, potenziare e rafforzare
l’intero comparto agricolo. “Ed ora, con la nuova esperienza regionale e
con il presidente Mario Oliverio, potremo dare una svolta decisiva al
settore, migliorandolo in efficienza e produttività. Il vino è il nostro
fiore all’occhiello, la nostra speranza. È un comparto che tiene e
migliora di anno in anno, ma che potrà fare sempre di più. Dobbiamo stare
tutti insieme”.
Alla giornata del vino di Torre Melissa, con il sindaco Gino Murgi che ha
fatto brillantemente gli onori di casa, hanno partecipato il sindaco di
Crotone, Vallone, i sindaci del comprensorio, i produttori e le imprese del
settore, le associazioni di categoria.
Pietro Molinaro di Coldiretti ha parlato della qualità e dell’eccellenza
dell’agricoltura calabrese. Ha rivendicato il ruolo della sua associazione
nel fare proposte e continue pressioni per ottenere norme mirate a
snellire e sburocratizzare il comparto, ha garantito sostegno al
presidente Oliverio, ma anche sollecitazioni e giuste rivendicazioni. Ha
chiesto interventi mirati, progetti coerenti, credito indispensabile
soprattutto con il coinvolgimento di Ismea. Critiche al ruolo negativo che
ha svolto in questi anni Fincalabra che “Avendo a disposizione ingenti
risorse finanziarie, non è stata in grado di utilizzarne che una piccola
parte”!
Alberto Statti di Confagricoltura ha parlato del vino come volano per la
crescita di tutto il comparto agricolo; ha chiesto una politica nuova e
moderna per il settore agroalimentare, ha molto insistito per trovare
l’unità fra i produttori. Ha chiesto con forza che si raggiunga al più
presto l’obiettivo di realizzare un marchio unico per i prodotti calabresi,
per poter meglio puntare ai mercati internazionali. “Il vino su questo è la
nostra eccellenza e la nostra forza”!
Dello stesso tono il rappresentante della CIA che ha chiesto maggiore
attenzione e risorse per l’agricoltura calabrese che è il solo comparto che
può creare sviluppo e ricchezza.