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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 28 MARZO 2024

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Il viaggio verso il Sud di Tremonti, Bonanni e Angeletti

Il viaggio verso il Sud di Tremonti, Bonanni e Angeletti

In treno da Roma a Reggio Calabria per testare i trasporti

Il viaggio verso il Sud di Tremonti, Bonanni e Angeletti

In treno da Roma a Reggio Calabria per testare i trasporti

 

(ANSA) REGGIO CALABRIA – Probabilmente non lascera’ il segno come ‘Cristo si e’ fermato ad Eboli’, il romanzo di Carlo Levi che meglio di tanti saggi ha saputo descrivere l’arretratezza del Mezzogiorno, ma di certo il viaggio a sorpresa nei disagi viari e ferroviari del profondo Sud del ministro dell’Economia Giulio Tremonti in compagnia dei leader di Cisl e Uil, Bonanni e Angeletti, se non altro ha il merito di aver scatenato un bel putiferio. Insieme, come normali cittadini, per 700 chilometri di strada ferrata prima su un Frecciarossa (da Roma a Napoli), poi nella seconda classe di un Intercity (da Napoli a Lamezia Terme) e infine sul regionale dei pendolari per arrivare a Reggio Calabria. E anche se il viaggio e’ solo a meta’, oggi il ritorno sara’ a bordo di un pullmino per sperimentare l’ebbrezza da montagne russe della Salerno-Reggio Calabria, il giudizio del titolare dell’Economia e’ gia’ tracciato: ”Tre ore di treno per andare da Milano a Roma – dice all’arrivo – troppe di piu’ per arrivare a Reggio Calabria. Al Sud – aveva spiegato ai pochi cronisti saliti sul treno con lui – servono infrastrutture e i soldi ci sono, non e’ vero che ho chiuso i rubinetti, in questi anni ne sono stati bruciati un sacco. Quello che manca e’ la capacita’ degli amministratori locali di saper spendere. Al Cipe vedevo sempre che la richiesta era di finanziare il capannone piuttosto che il mercatino rionale, cose piccolissime. Le regioni del Sud – e’ la disanima del professore – non fanno sistema. Al Nord Piemonte e Lombardia si mettono assieme per fare le grandi opere, qui le cose si fanno nell’ottica di un ritorno elettorale”. Insomma, un gap che negli ultimi 15 anni e’ cresciuto. Bonanni e Angeletti annuiscono e rincarano la dose: ”Da anni chiediamo un luogo di concertazione tra le regioni e il governo, ma alla fine prevalgono i localismi”. ”O le regioni si mettono assieme – e’ il diktat di Tremonti – o e’ opportuno per il Sud un nuovo centralismo, come ai tempi della Cassa del Mezzogiorno, che guarda un po’, non e’ stata la Lega a cancellare ma la classe dirigente del Meridione. Nessuno vuole il Paese diviso ma per l’Italia servono due ricette diverse”. Intanto la ricetta del ministro prevede piu’ infrastrutture e piu’ scuola, in attesa di quella Banca del Sud che dovrebbe risollevare il tessuto creditizio: ”Aspettiamo solo l’autorizzazione di Bankitalia”. Ma il viaggio della ‘strana comitiva’ ha raccolto piu’ critiche che elogi. A partire da quelle degli esclusi, come le sigle sindacali Cgil e Ugl. Per Susanna Camusso, leader della Cgil, il viaggio di Tremonti, Angeletti e Bonanni, ”fa molta tristezza” mentre parla di ”mancanza di rispetto”, il leader dell’Ugl Giovanni Centrella. Per il Pd Tremonti e’ come Agatha Christie sull’Orient Express, e anche il leader di Confindustria, Emma Marcegaglia, non si spende in elogi limitandosi a dire di non essere stata invitata. Si schiera col ministro, invece, il premier Berlusconi che parla di iniziativa meritoria. Tremonti, che per primo aveva annunciato la crisi economica, aveva previsto anche questo: ”Che casino abbiamo fatto….” esclama divertito verso i suoi compagni di viaggio vedendo le agenzie battere a raffica commenti al vetriolo. Il ministro non commenta neanche dopo aver incassato l’accusa di viaggio sovietico che viene dalla Cgil. Lungo il viaggio non sono mancati i siparietti. Il treno scelto e’ un Intercity diretto a Siracusa. A bordo col ministro, per lo piu’ studenti ed extracomunitari. Al momento di partire Tremonti riceve la telefonata di benvenuto a bordo dell’ad di Trenitalia, Mauro Moretti. ”Ho saputo che siete nostri clienti”, esordisce l’ad delle Ferrovie dello Stato. Ma il ministro lo gela: ”Bene? Mica tanto. Manca l’acqua in tutte e due i bagni della carrozza. Se ci fosse sarebbe meglio”, chiosa prima di passare il telefono a Bonanni. Ma finita la telefonata Tremonti esprime nel complesso un giudizio positivo: ”Temevo peggio. Tutto sommato e’ un treno dignitoso”. Un iscritto alla Uil chiama Angeletti da Cesena:”Di’ al ministro che non c’e’ da scandalizzarsi”. Nei treni che vanno al Sud l’acqua non c’e mai”. Angeletti riferisce. Sul treno da Lamezia a Reggio copione invertito: il ministro trova l’acqua ma non il sapone per le mani. Benvenuti al Sud!.

redazione@approdonews.it