Il Vescovo Satriano benedice la fusione tra Corigliano e Rossano Bisogna continuare a costruire e a consolidare un indispensabile percorso culturale dal basso
Fusione Corigliano-Rossano, continuare a costruire ed a consolidare un indispensabile percorso culturale dal basso, coinvolgendo direttamente le scuole attraverso iniziative finalizzate a far emergere e ad acquisire l’idea di appartenenza a comuni identità. Non privilegiare soltanto le pur legittime ragioni di natura economica connesse all’unione di comuni e territori. Evitare di alimentare sfiducia diffusa nelle popolazioni, facendo apparire come esclusivamente verticistico l’importante processo sociale in atto.
È stato improntato alla prudenza, al senso del gradualismo storico e soprattutto alla necessità di investimento e sedimento culturale il messaggio che Mons. Giuseppe SATRIANO, Vescovo di Rossano-Cariati ha condiviso stamani (lunedì 24) con il Sindaco Giuseppe GERACI, incontrando ufficialmente l’Amministrazione Comunale a Palazzo GAROPOLI, nel centro storico.
A ricevere il nuovo Vescovo per la prima volta a Corigliano, oltre al Primo Cittadino, c’era il Vicesindaco Francesco Paolo ORANGES. Prima di salire in Municipio, Mons. SATRIANO è stato accompagnato in visita alla Chiesa di S.Antonio, adiacente il Palazzo di Città.
All’incontro, svoltosi in un clima di grande cordialità e condivisione nella stanza del Sindaco e durato un’ora circa, hanno partecipato anche gli assessori Marisa CHIURCO, Raffaele GRANATA, Benito APICELLA, il Presidente del Consiglio Comunale Pasquale MAGNO, il Comandante della Polizia Municipale Luigi GRECO e il Segretario Comunale Salvatore BELLUCCI. Il Vescovo era accompagnato da Don Gaetano FEDERICO, Don Nando CILIBERTI e Don Pasquale MADEO.
Vicinanza alla grande comunità di Corigliano ha espresso il Vescovo, dichiarando la propria consapevolezza rispetto ai disagi ed alla complessità della situazione sociale cittadina e sottolineando al contempo la massima disponibilità della Chiesa a costruire con l’istituzione pubblica un percorso di collaborazione ispirato alla tutela delle categorie sociali più deboli ed all’elevazione culturale del territorio. Le città – ha scandito Mons. SATRIANO – non crescono soltanto quando vi sono i servizi. Serve alimentare, riscoprire, tutelare e condividere, attraverso processi non automatici o confezionati dall’alto, l’identità culturale e l’idea di appartenenza. E lo sviluppo – ha aggiunto – passa anzi tutto attraverso l’attenzione alle proprie risorse, non a quelle indotte dall’esterno.
Sono rimasto molto positivamente colpito – dichiara il Sindaco – dalla qualità e dalla natura del messaggio che abbiamo colto oggi nelle parole del Vescovo: l’invito cioè alla sobrietà ed alla necessità di costruire percorsi culturali per consolidare valori e senso di appartenenza territoriali. Quella di Mons. SATRIANO – va avanti – è stata una vera e propria lezione di alta politica rivolta alle istituzioni ed a quanti oggi le rappresentano. Per lo spessore e le speranze sottese, le riflessioni ascoltate stamani dal Vescovo – conclude GERACI – hanno simbolicamente aperto quella scuola di formazione politica ed amministrativa alla quale stiamo pensando.
Nel corso dell’incontro il Vicesindaco ORANGES ha colto infine l’occasione per condividere con il Vescovo l’iniziativa dell’Amministrazione Comunale di commemorare, il prossimo 31 dicembre, i 40 anni dalla tragedia di Schiavonea, esprimendo a Mons. SATRIANO, a nome dell’Amministrazione Comunale, l’invito a voler partecipare alla cerimonia solenne.