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TAURIANOVA (RC), SABATO 14 DICEMBRE 2024

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Il Sul dice no alla costruzione della centrale a carbone a Saline Joniche

| Il 27, Mag 2013

“E’ necessaria l’immediata apertura di un tavolo di concertazione tra istituzioni locali, sindacati, associazioni datoriali, organizzazioni ambientaliste, esperti di progettazione ed ogni altro protagonista politico, economico e culturale”

Il Sul dice no alla costruzione della centrale a carbone a Saline Joniche

“E’ necessaria l’immediata apertura di un tavolo di concertazione tra istituzioni locali, sindacati, associazioni datoriali, organizzazioni ambientaliste, esperti di progettazione ed ogni altro protagonista politico, economico e culturale”

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

Il Sul ha partecipato alla conferenza stampa convocata dai sindaci dell’Area Grecanica contro la minacciata realizzazione della centrale a carbone a Saline Joniche per testimoniare la propria contrarietà alla realizzazione di un impianto non utile all’economia della zona, pericoloso per l’ecosistema territoriale e che adopera un combustibile che viene accantonato in ogni parte del mondo industrialmente evoluto.
Ma a quest’opera bisogna opporsi con le corrette procedure istituzionali. In particolare occorre che la Regione Calabria sancisca il vincolo tutorio sull’area ex Liquichimica che era stato promesso nel febbraio dello scorso anno per salvaguardare aree con diffusa presenza di ginestra, bergamotto e gelsomino. Oltretutto siamo in una zona a fortissimo radicamento di cultura e lingua greco-calabra che costituisce un patrimonio fondamentale per l’implementazione e la qualificazione delle presenze turistiche.
La Regione deve produrre una opposizione di merito che sia fondata sulle caratteristiche peculiari dell’area già in passato riconosciuti dalla Giunta stessa. Ed altrettanto deve fare la Provincia di Reggio Calabria a cominciare dal Consiglio di martedì 28, sanando il palese errore di avere collocato all’ultimo punto dell’ordine del giorno. Il SUL propone che si inizi la seduta del Consiglio Provinciale con la discussione sulla centrale di Saline Joniche e le conseguenti decisioni.
Il SUL ritiene, però, che l’angosciosa ricerca del lavoro e le promesse da parte della SEI possano incrinare un’opposizione all’impianto che è larghissima e, oggi, largamente maggioritaria nella provincia di Reggio e, soprattutto, nel basso jonio reggino.
Questo è uno dei motivi che ci spinge a chiedere ai sindaci anti-centrale l’immediata apertura del tavolo di concertazione tra istituzioni locali, sindacati, associazioni datoriali, organizzazioni ambientaliste, esperti di progettazione ed ogni altro protagonista politico, economico e culturale. È nostro auspicio ed impegno che si riesca ad enucleare proposte in grado di creare occupazione nel volgere di pochissimo tempo e con investimenti definiti e certi.
Il SUL è pronto a partecipare ad ogni positiva discussione e ad avanzare e mettere a disposizione le proprie proposte. Infine, il SUL decide di partecipare al Comitato anti centrale promosso dei Sindaci dell’area grecanica.

Coordinamento SUL di Reggio Calabria ALDO LIBRI