Il Porto di Gioia Tauro non si ferma: Sindaci Uniti per Affrontare le Nuove Sfide Climatiche e Normative
Il Porto di Gioia Tauro non si ferma: Sindaci Uniti per Affrontare le Nuove Sfide Climatiche e Normative
di Clemente Corvo
7 ottobre 2023 – GIOIA TAURO – Oggi, l’aula del Consiglio comunale di Gioia Tauro è stata teatro di un dialogo cruciale. I sindaci di Gioia Tauro Aldo Alessio, di San Ferdinando Luca Gaetano e il Presidente dell’assemblea dei Sindaci della Città degli Ulivi e Sindaco di Scido Giuseppe Zampogna e il Presidente del coordinamento dei Sindaci Città degli Ulivi e Sindaco di Cittanova Francesco Cosentino, insieme all’imprenditore Nino De Masi, hanno delineato un percorso concertato per sostenere il Porto di Gioia Tauro di fronte ai rischi derivanti dall’imminente legislazione ambientale europea.
Il Porto è un gioiello nazionale, non solo per la Calabria ma per l’Italia intera. Con oltre 4.000 lavoratori e contribuendo quasi al 50% del PIL privato calabrese, il porto è un pilastro economico insostituibile. La sua importanza è ulteriormente evidenziata dalla sua posizione come la più grande piattaforma logistica del paese e dell’Europa meridionale.
Tuttavia, la direttiva europea 2023/959 ETS, che mira a combattere i cambiamenti climatici penalizzando gli inquinatori, potrebbe paradossalmente danneggiare il porto. Questo perché la normativa, applicabile solo nei porti della Comunità Europea, potrebbe spingere i traffici marittimi verso i porti che non sono obbligati a rispettarla, alimentando una concorrenza sleale.
È in questo contesto che i sindaci e la comunità intorno a Gioia Tauro hanno annunciato una manifestazione pacifica e democratica prevista per il 17 ottobre, con l’obiettivo di richiamare l’attenzione sulla necessità di una strategia ambientale equa e bilanciata. Una richiesta di deroga per posticipare l’applicazione della nuova normativa è essenziale per consentire al porto, e di conseguenza all’economia italiana, di adattarsi senza subire danni irreparabili.
Mentre la lotta contro i cambiamenti climatici rimane una priorità, è imperativo che sia condotta attraverso una collaborazione internazionale concertata. L’Italia si prepara a portare questa questione all’attenzione della “Commissione cambiamento climatico” della UE il 16 ottobre, sperando in una risoluzione che non solo protegga l’ambiente ma anche salvaguardi l’importanza economica e logistica del Porto di Gioia Tauro.
Mentre attendiamo gli sviluppi, la solidarietà e l’unità emerse durante la conferenza stampa di oggi sono testimonianza del ruolo cruciale che il porto riveste nella vita di migliaia di cittadini e nella salute economica del nostro paese. Ora, più che mai, l’Italia intera è chiamata a sostenere Gioia Tauro nel suo percorso per conciliare la sostenibilità ambientale con la crescita economica.