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TAURIANOVA (RC), SABATO 14 DICEMBRE 2024

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Il giudice Di Bella e i minori tolti alla ‘ndrangheta "Figli dei mafiosi allontanati dalle famiglie": la scelta del presidente del Tribunale dei minori di Reggio in prima pagina sul New York Times

Il giudice Di Bella e i minori tolti alla ‘ndrangheta "Figli dei mafiosi allontanati dalle famiglie": la scelta del presidente del Tribunale dei minori di Reggio in prima pagina sul New York Times
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REGGIO CALABRIA – «Separare i figli dalle famiglie legate alle organizzazioni mafiose e trasferirli in altre zone dell’Italia per creare una frattura generazionale, per interrompere un ciclo di criminalità che si tramanda dai più vecchi ai più giovani”: è questa la soluzione per il contrasto alla criminalità organizzata adottata da Roberto Di Bella, 53ennne presidente del Tribunale dei minori di Reggio Calabria, intervistato e finito in prima pagina sul prestigioso quotidiano statunitense “New York Times”.

Di Bella ha altresì spiegato che «i ragazzi non vengono strappati alle loro famiglie per nulla, ma perché i figli seguono i padri». Lo stato – continua – non può permettere che dei bambini vengano educati per diventare dei criminali». La testata americana ha ricordato che dal 2012 il magistrato ha separato 40 ragazzi e ragazze dai loro genitori condannati per di associazione di stampo mafioso, tutti di età compresa tra i 12 e i 16 anni. Conclude Di Bella: «Un approccio controverso, ma che si è rivelato molto efficace».