Il Comune di Saracena istituisce borse lavoro per chi non può pagare le bollette Delibera comunale per il contrasto alla povertà e al disagio sociale
Morosità incolpevole, no problem. Il Comune istituisce borse lavoro per chi non può pagare le bollette. Contrasto alla povertà e al disagio sociale, c’è la delibera. Evitiamo azioni punitive, riduciamo l’aggravio fiscale per gli altri utenti e rendiamo servizi alla comunità.
Dicesi morosità incolpevole, quella cioè non dettata dalla volontà truffaldina di non pagare ma conseguenza della situazione di gravissimo disagio in cui vengono a trovarsi sempre più famiglie. La mancanza di opportunità di lavoro per le giovani generazioni rende più acuta quella crisi sociale e quei livelli di povertà che anche nel nostro territorio, così come in tutta Italia, stanno assumendo delle dimensioni sempre più considerevoli.
Se da una parte c’è la crisi, dall’altra, c’è da considerare le entrate degli enti locali, garantite in passato dal Governo centrale, oggi sempre più ridotte. Ne risentono il sociale e l’esazione dei tributi di competenza.
No ad azioni punitive verso i morosi. L’Amministrazione Comunale ha ritenuto di dover agire in maniera non diversa con chi dimostra buona volontà, ma evidenzia uno stato di assoluta indigenza e manifesta la propria disponibilità ad essere inserito in progetti che prevedono l’esecuzione di lavoro socialmente utile. Così facendo si eviterà un aggravio fiscale per gli altri utenti e garantiremo la copertura dei costi dei vari servizi.
Sarà l’ufficio servizi sociali, d’intesa con i rispettivi responsabili dell’area tecnica, a predisporre un progetto che individui servizi comunali che possono essere svolti con prestazioni straordinarie e occasionali, assimilabili a lavori socialmente utili.