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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 12 NOVEMBRE 2024

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Il cantautore calabrese, Maurizio Costanzo, pubblica il suo primo album “La faccia delle persone” Dal 3 giugno il disco è disponibile in formato fisico, in digital download e su tutte le piattaforme streaming. Da questa settimana è nelle radio nazionali

Il cantautore calabrese, Maurizio Costanzo, pubblica il suo primo album “La faccia delle persone” Dal 3 giugno il disco è disponibile in formato fisico, in digital download e su tutte le piattaforme streaming. Da questa settimana è nelle radio nazionali

| Il 15, Lug 2024

Prodotto e arrangiato da Roberto Costa (collaboratore storico di Claudio Lolli, Lucio Dalla, Ivan Graziani, Ron, Luca Carboni, Mina, Gianni Morandi, Luciano Pavarotti) l’album contiene 8 brani, tutti scritti da Maurizio Costanzo. «“La faccia delle persone” – ci racconta il cantautore – nasce da un incontro casuale, a casa di amici comuni, con il produttore e arrangiatore bolognese Roberto Costa. Durante la serata, accompagnandomi con la chitarra, ho cantato alcune canzoni che mi divertivo a comporre. Il giorno dopo Costa mi ha contattato telefonicamente chiedendomi di incontrarci per ascoltare tutto quello che avevo scritto. E così, da subito, siamo entrati in uno studio di registrazione e abbiamo iniziato a lavorare agli arrangiamenti».
Maurizio Costanzo inizia gli studi musicali fin da bambino. Frequenta il Conservatorio di Vibo Valentia, diplomandosi con il massimo dei voti in oboe e inizia la carriera di musicista classico, collaborando con orchestre e gruppi da camera in Italia e all’estero. Soltanto molti anni più tardi si avvicina alla musica leggera.
«Fin da bambino in casa trovavo solo dischi di musica classica. Ascoltavo sinfonie e soprattutto musica lirica. Mai avrei pensato di ascoltare o suonare altro. Invece durante gli studi universitari a Bologna, frequentando l’osteria “Da Vito”, conobbi Lucio Dalla. Molte volte andai a trovarlo in studio mentre incideva le sue canzoni. Così mi innamorai di quel mondo. E cominciai a scrivere anch’io canzoni, inizialmente per gioco e poi sempre più seriamente. Oggi adoro comporre testi e musiche, suonarli al pianoforte e alla chitarra. E soprattutto trovo molto stimolante stare in studio con altri musicisti per dare una veste sonora ai miei brani».
All’attività di musicista classico nel frattempo affianca quella di giornalista, scrivendo per diversi quotidiani nazionali e curando per la casa editrice, Kore Edizioni, riviste di design e architettura.
«Scrivere articoli mi ha aiutato molto a trovare una formula asciutta e allo stesso tempo discorsiva per l’elaborazione dei testi delle mie canzoni. Raccontare storie vuol dire riuscire a comunicare sinteticamente immagini chiare e significative. La forma-canzone si presta molto a veicolare messaggi e riflessioni su argomenti attuali. Oggi – purtroppo – in pochi, anzi pochissimi, leggono libri di poesie. Ascoltano invece i testi dei cantautori italiani. Questo perché la musica facilita e rende più accessibile la comprensione delle parole. E comunque, secondo me, cantautori come Samuele Bersani, Mannarino, Niccolò Fabi, Ivano Fossati si possono definire poeti».
Maurizio Costanzo è docente della classe di Oboe al Conservatorio di Cosenza e vive tra Falerna e Bologna. «Due mondi geograficamente molto lontani e soprattutto diversi. Ma per entrambi stimolanti».
Nelle otto tracce del disco parla d’amore, esperienze di vita, disagi, malattia di Parkinson.
In “Biancaneve” affronta le problematiche di violenza e sottomissione che spesso le donne devono affrontare. Mentre in “Mia madre ha il Parkinson” Maurizio Costanzo parla della sua esperienza accanto a una persona costretta a vivere con una malattia degenerativa, evidenziando il punto di vista di un figlio che assiste inerme a un lento e costante annullamento delle capacità cognitive e di movimento della madre.

TRACCE DELL’ALBUM
“Tutto quello che rimane”, “Cercami”, “Mi perdo in un bicchiere”, “Biancaneve”,
“Mia madre ha il Parkinson”, “Come in una favola”, “L’ultimo giorno”, “Aspettando amore”.