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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 06 MAGGIO 2024

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Identificati i responsabili di 7 omicidi accaduti tra il 1989 e il 2007. Blitz a Petilia Policastro

Identificati i responsabili di 7 omicidi accaduti tra il 1989 e il 2007. Blitz a Petilia Policastro

Gli inquirenti hanno utilizzato le ricostruzioni fornite dalla collaboratrice di giustizia Lea Garofalo, uccisa dal marito. Tra i 17 destinatari delle ordinanze di custodia cautelare anche il boss Nicolino Grande Aracri

Identificati i responsabili di 7 omicidi accaduti tra il 1989 e il 2007. Blitz a Petilia Policastro 

Gli inquirenti hanno utilizzato le ricostruzioni fornite dalla collaboratrice di giustizia Lea Garofalo, uccisa dal marito. Il blitz è scattato nel giorno in cui in paese si inaugura la prima opera pubblica a lei dedicata. Tra i 17 destinatari delle ordinanze di custodia cautelare anche il boss Nicolino Grande Aracri

 

 

CROTONE – È in corso un’operazione dei carabinieri di Crotone per l’esecuzione di 17 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti affiliati ad un’organizzazione criminale legata alla ‘ndrangheta. L’operazione ha consentito di identificare i responsabili di 7 omicidi accaduti tra il 1989 ed il 2007 in una guerra di cosche. Arresti e perquisizioni sono stati eseguiti in varie regioni tra cui l’Emilia Romagna, dove da anni le cosche del Crotonese concentrano i loro interessi.
I provvedimenti restrittivi sono stati emessi dal gip su richiesta della Dda di Catanzaro, sotto le direttive della quale si è svolta l’attività investigativa che ha portato agli arresti ed alle perquisizioni. Oltre che in Calabria, l’operazione è in corso in Emilia, Romagna, Lombardia, Piemonte, Campania ed Abruzzo. Agli arrestati vengono contestati, a vario titolo, oltre agli omicidi, la detenzione abusiva di armi e lo spaccio di droga.
Decisivo contributo Lea Garofalo
Sono basate anche sulle dichiarazioni di Lea Garofalo, la testimone di giustizia fatta uccidere a Milano dal marito, Carlo Cosco, le indagini che hanno portato all’esecuzione di 17 arresti da parte dei carabinieri del Comando provinciale di Crotone nei confronti di affiliati alla ‘ndrangheta. Lea Garofalo, prima che il marito la facesse sequestrare ed uccidere, aveva fornito un importante contributo per svelare gli affari delle cosche della ‘ndrangheta del Crotonese.
Proprio nei giorni scorsi si sono svolti a Milano i funerali di Lea Garofalo organizzati su iniziativa del sindaco del capoluogo lombardo, Giuliano Pisapia, che ha voluto rendere omaggio alla memoria della testimone di giustizia. La figlia di Lea Garofalo, Denise Cosco, che si è collegata telefonicamente durante i funerali rivolgendo un saluto commosso alla madre, vive da tempo sotto protezione in una località segreta. Oltre Lea Garofalo ci sono stati altri testimoni di giustizia e pentiti di ‘ndrangheta che hanno collaborato con la Dda di Catanzaro per gli arresti fatti la scorsa notte e le cui dichiarazioni sono state riscontrate dai risultati delle indagini svolte dai carabinieri del Comando provinciale di Crotone.

C’è anche il boss Nicolino Grande Aracri

C’è anche Nicolino Grande Aracri, ritenuto il capo dell’omonima cosca di Cutro, tra le persone destinatarie delle 17 ordinanze di custodia cautelare nell’ambito dell’operazione dei carabinieri contro alcuni clan della ‘ndrangheta del crotonese. In particolare gli arresti riguardano vertici e affiliati al clan Comberiati di Petilia Policastro ma, dalle indagini grazie alla svolta impressa con le rivelazioni di Lea Garofalo, sono emersi collegamenti importanti anche con altre realtà di ‘ndrangheta del crotonese come appunto quella dei Grande Aracri di Cutro. Proprio al boss Nicolino Grande Aracri, che attualmente è in carcere, viene addebitato un omicidio nell’ambito della guerra tra cosche scatenata tra la fine degli anni ottanta e la prima decade degli anni 2000.

I nomi degli arrestati

Questi i nomi delle diciassette persone coinvolte, a vario titolo, nell’operazione dei carabinieri contro le cosche del Crotonese, ai quali si aggiungono Fabio Dornetti e Giuseppe Vona:
1. Vincenzo Comberiati, alias “Tummulone”;
2. Salvatore Caria, alias “Cariedda”;
3. Salvatore Carvelli, 50 anni;
4. Giovanni Castagnino;
5. Pietro Comberiati, “Piero” e “Tummulone”;
6. Salvatore Comberiati, 47 anni, alias “Tummulone”, “Occhi Cupo” e”Puffo”;
7 . Salvatore Comberiati, 54 anni, alias “Sibillino” e “Agatina”;
8. Nicolino Grande Aracri, alias “Mano di gomma”;
9. Giuseppe Grano;
10. Angelo Greco;
11. Mario Mauro, alias “U biondo”;
12. Domenico Pace, 33 anni, alias “U Micaru”;
13. Giuseppe Pace, 36, alias “Piccoletto”;
14. Giuseppe Scandale, alias “U Pagghiaru”;
15. Antonio Valerio;
16. Salvatore Vona, 32 anni, alias “Sacchetto”;
17. Pasquale Carvelli, alias “Solfamì” (Arresti domiciliari).