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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 15 DICEMBRE 2024

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I molteplici ‘fronti’ che Israele continua ad ‘aprire’ Di Vincenzo Speziali

I molteplici ‘fronti’ che Israele continua ad ‘aprire’ Di Vincenzo Speziali

| Il 29, Ago 2024

Ordunque e orbene, al pari di me medesimo, che per tempo avevo definito violazione del Diritto Internazionale, le criminose azioni di Israele, adesso -precisamente da ieri, 28 Agosto- pure l’ONU (dico l’ONU, cioè le Nazioni Unite, non certo ‘pizza e fichi’), tali ha sentenziato che fossero e lo ha fatto ufficialmente.
Quindi, ora, per volontà del ‘macellaio di Tel Aviv’, cioè Benjamin Netanyahu (Premier Israeliano pro tempore), i fronti che costui ha aperto, sono ben tre: Gaza, Libano e Cisgiordania.
Intendiamoci, da giorni, paventavo, persino questo sconfinanento -ne sono la prova le mie cronache giornaliere- e con buonapace e molta mortificazione per noi italiani, il sololito Tajani, quale Ministro degli Esteri, non ‘batte un colpo’, in luogo al suo ‘improficuo impegno’ da ‘politicante’, ed in più per cosucce tipiche nel merito del posizionamento tattico in seno alla maggioranza di cui fa parte, epperò giammai occupandosi delle deleghe governative a lui in capo.
Insomma, qui tutto ‘brucia’, anzi assistiamo ad un incendio che divampa, crescendo ogni giorno, il quale rischia di essere ormai giunto ad una fase al di fuori di qualsivoglia controllo, in assenza di vere mediazioni e credibili trattative.
Tra l’altro, quanto sta accadendo in Cisgiordania è ancor più grave -ovviamente, dal punto di vista diplomatico- ed è paragonabile agli sconfinamenti sul territorio libanese (essendo il Libano uno Stato sovrano), poiché in questo territorio a ridosso di Istraele e Giordania (denominato anche West Bank), ha sede l’entità Statuale dei Palestinesi -e dalla comunità estera riconosciuta- ovvero l’ANP.
Parliamoci chiaro, Netanyahu è un soggetto, chiaramente ‘allucinato’ (ma persino allucinante), al punto che non si riesce più a contenere né fermare, ed io credo pure, che tanti non lo vogliano nemmeno fare.
Tale è una scelta scellerata, non solo principalmente a fronte di questione impattante nel sentimento di umanità, ma se proprio volessimo dirla tutta e sino in fondo, considerando l’aspetto ‘immigrativo’, ciò potrebbe rivelarsi una ‘bomba etnica’, la quale, inevitabilmente, si riverserebbe sulle nostre coste (e anche ciò, per tempo, avevo fatto presente, senza essere ascoltato persino alla componente ‘ministeriale’ della Farnesina).
In più, nessuno garantisce o ci potrà assicurare, circa il non inizio di un nuovo possibile fronte, che la pencolante e screditata (all’estero quanto in patria) leadership israeliana, a mio avviso, potrebbe decidere di avviare, cioè quello siriano.
Difatti, sempre ieri, è giunta notizia ufficiale di un bombardamento dello Stato Ebraico, sull’autostrada Damasco/Beirut, prorio nel versante territoriale che si trova in Siria, tanto per non far mancare ‘assaggi’ di ulteriori escalation, per i quali bisogna prepararsi, visti i macabri e cruenti ‘chiari lunari’.
Qualcuno fermi la pulizia etnica propugnata da Netanyahu, perché questa non è una guerra (e come tale, come ogni guerra sarebbe già, di per sé, sporca), bensì un genocidio, benché pochi ricordano a codesto ‘macellaio’, la giusta fine che a giusta ragione fu fatta fare ad Adolf Hitler.