I lavoratori vogliono risposte sull’aeroporto Minniti La segreteria del sindacato UGL TA Calabria, in una nota, richiama l'attenzione sulla travagliata situazione del trasporto aereo regionale
«Sollecitiamo la volontà comune per un cambiamento atto a stravolgere in positivo le sorti dell’aerostazione Tito Minniti, una struttura che negli ultimi quattro anni, è stata vessata e devastata da inopinabile incompetenza ed arroganza da coloro che ne sono stati gli ». Queste in una nota le dichiarazioni diffuse dal sindacato UGL Trasporto Aereo Calabria, che poi continua:
«Noi dell’UGL TA, in questo particolare momento, ci interroghiamo sul susseguirsi di pesanti e clamorose notizie giornalistiche attestanti, con prove di fatto inconfutabili, le responsabilità negative del Presidente della SOGAS SpA Dott. C. Porcino. Infatti in varie testate, cartacee ed online, da tempo si leggono quotidianamente notizie compromettenti su azioni e comportamenti posti in essere dal Presidente Porcino, in violazione di ogni virgola di legge, fatti e atti capaci di lasciare esterrefatto l’intero collettivo sociale. L’UGL TA, in considerazione di quanto stà avvenendo anche sugli altri due aeroporti calabri, non può esimersi dal chiedere immediate e dettagliate spiegazioni a riguardo, alla Giustizia, ai Soci SOGAS SpA e all’ENAC. I dipendenti vivono, da lungo tempo profonde difficoltà e ristrettezze, oltre i limiti della umana sopportazione, causate da una gestione indigesta, conseguenza di compiacimenti politici, che hanno determinato e determinano lo scempio che l’Aeroporto dello Stretto vive. E’ oramai chiaro che i dipendenti e la città, non possono assolutamente accettare di dover digerire tali notizie pregiudizievoli determinanti una completa sfiducia verso il management societario. Ci chiediamo, inoltre, com’è possibile che gli Enti Soci della SoGAS SpA facciano finta di niente, continuando a confermare ed affiancare un Presidente che ha sulle spalle, documentato dalla testata giornalistica “Il dibattito news”, denunce per possibili truffe, ritorsioni ed’altro; se ciò non bastasse a turbare e mortificare i dipendenti, la città e l’ambiente, arriva la notizia di questi ultimi giorni pubblicata su alcuni quotidiani locali, del sequestro conservativo chiesto dalla SICURCENTER ai danni della SOGAS per circa cinque milioni di euro acquisito agli atti in data 31 luglio 2015 e trasmesso al competente ufficio in data 3 agosto 2015. Situazione che, come apprendiamo dai giornali, non e’ stata comunicata durante l’assemblea dei soci da cui ne è venuta fuori ad una discutibile approvazione del bilancio. Leggiamo altresì, che il prossimo 23 settembre ci sarà lo svolgimento dell’udienza di trattazione in cui la Società di Gestione è costituita in giudizio per far valere le proprie ragioni a riguardo. Pertanto ci chiediamo, più che sbigottiti, se siamo al definitivo epilogo di un gioco al massacro che dura da quattro anni? A conclusione i lavoratori della SOGAS chiedono che si intervenga in modo drastico per chiarire se le notizie sono soltanto bolle di sapone architettate per fare notizia o, al contrario, verità, crude, nude e reali di cui prendere piena coscienza e agire per salvaguardare occupazione, professionalità acquisita e la continuità sociale del trasporto aereo».