I dipendenti del comune di Pizzo da due mesi senza stipendio
redazione | Il 28, Feb 2012
Slogan provocatori ma intrisi di disperazione hanno costellato l’ingresso del Palazzo di città, ieri mattina
di Rosaria Marrella
I dipendenti del comune di Pizzo da due mesi senza stipendio
Slogan provocatori ma intrisi di disperazione hanno costellato l’ingresso del Palazzo di città, ieri mattina
PIZZO – Slogan provocatori ma intrisi di disperazione hanno costellato l’ingresso del Palazzo di città, ieri mattina. E’ da due mesi, oramai, che i dipendenti comunali non percepiscono lo stipendio, con un notevole ed intuibile disagio, specie in quelle famiglie monoreddito che, con l’incedere del tempo, accumulano non risorse ma debiti ed in cui quella corresponsione caratterizza l’andamento familiare, come nel caso di un dipendente oramai troppo esasperato dai quei pagamenti le cui scadenze non concedono proroghe: <>. La rappresentazione plastica di coloro che non hanno alternativa: tra loro v’è chi è oramai un quotidiano commensale a casa di familiari e figli e chi è costretto a parcheggiare l’automobile perchè non ha i soldi per pagare l’assicurazione e, non manca chi non ha potuto assolvere al pagamento di bollette e bollettini. E’ così che ieri, decine di lavoratori dipendenti del Comune di Pizzo hanno espresso le proprie preoccupazioni in un’assemblea sindacale alla presenza delle organizzazioni di categoria, con i vari esponenti, tra cui Sergio Pititto, Luciano Prestia, Domenico Pafumi (il quale ha presieduto l’assemblea), Raffaele Lo Gatto e Vincenzo Molinari. A raccogliere i loro sfoghi, cercando di individuare qualche soluzione, anche il sub commissario Salvatore La Faci ed il segretario generale, Domenico Scuglia. Momenti di tensione – legati ad una situazione insostenibile anche se generalizzata nel cotesto nazionale – in cui è prevalso sempre il tono civile e dignitoso di onesti lavoratori allo sbando per via delle deficitarie condizioni in cui versa l’ente. Nell’ottica di comprendere le cause che stanno affossando le casse comunali, sempre più in rosso nonostante i crediti vantati, continua l’agitazione dei dipendenti napitini e venerdì alle 14.30 incontreranno gli amministratori pro tempore dell’ente, accanto ai sindacalisti ed effettueranno le loro valutazioni: <>. In sostanza, i lavoratori napitini vogliono essere retribuiti o sono pronti a mettere in campo anche azioni forti. Inoltre, Scuglia ha chiosato come la gestione commissariale stia riducendo i costi e, dove possibile, attuato “tagli” e, nello specifico si cerca altresì di economizzare sull’illuminazione pubblica, sulle linee telefoniche delle scuole e, dal prossimo 29 febbraio i tagli interesseranno anche la ditta di pulizia di Palazzo San Giorgio. Nel tentativo di evitare il dissesto e di programmare un piano di rientro, una scure sembra incombere sul Comune di Pizzo – come in altri Comuni vibonesi – e, strano paradosso: se da un lato non si ha la liquidità per pagare i dipendenti, dall’altro sono parecchi i crediti che il Comune vanta ma, che varrebbero da moneta da “conto”, poichè non si riescono ad incassare. Insomma, unanimi i sindacalisti richiedono una soluzione concreta anche attraverso una commissione tecnica o mista ma, di sicuro, nelle eventuali misure straordinarie che si adotteranno, la triade sembra precludere l’alienazione di beni comunali e, nel “tiro alla fune” i dipendenti puntano quanto meno ad un’anticipazione di cassa. Non resta che attendere il prossimo appuntamento di venerdì, sperando che sia risolutivo.
ROSARIA MARRELLA
redazione@approdonews.it