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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 02 MAGGIO 2024

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I consiglieri regionali passano da 50 a 30. Approvata all’unanimità la proposta

I consiglieri regionali passano da 50 a 30. Approvata all’unanimità la proposta

L’ok definitivo è arrivato oggi, in apertura della seduta del Consiglio regionale. Damiano Guagliardi (Prc) è subentrato a Ferdinando Aiello eletto in parlamento

# Dal Consiglio regionale il sì alla legge sull’inclusione sociale

I consiglieri regionali passano da 50 a 30. Approvata all’unanimità la proposta avanzata dai gruppi

L’ok definitivo è arrivato oggi, in apertura della seduta del Consiglio regionale. Il presidente Talarico, ha comunicato all’aula una decisione assunta dalla conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari, svoltasi prima dell’inizio dei lavori. Damiano Guagliardi (Prc) è subentrato a Ferdinando Aiello eletto in parlamento

 

 

REGGIO CALABRIA – Consiglieri regionali diminuiti da 50 a 30. Il via libera è arrivato oggi, in apertura della seduta del Consiglio regionale. Il presidente Talarico, ha comunicato all’aula una decisione assunta dalla conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari, svoltasi prima dell’inizio dei lavori consiliari in cui è stato deciso la formalizzazione della riduzione del numero dei consiglieri regionali da 50 a 30. La proposta del presidente Talarico è stata approvata all’unanimità.
Il Consiglio regionale ha avviato i lavori con la surroga del consigliere Ferdinando Aiello, dimissionario perchè eletto alla Camera dei deputati lo scorso febbraio, con il primo dei non eletti delle lista di Rifondazione Comunista per la provincia di Cosenza, Damiano Guagliardi. Si è insediato nella seduta odierna del Consiglio regionale, il neo consigliere Damiano Guagliardi che subentra a Ferdinando Aiello, eletto deputato, alle recenti elezioni politiche.

Di seguito, alcune note biografiche di Guagliardi
E’ il primo dei non eletti, nella circoscrizione di Cosenza per la Federazione della Sinistra, con 1801 voti. Nella seduta del 22 aprile 2013 subentra al consigliere dimissionario Ferdinando Aiello. E’ alla terza legislatura. Nella passata legislatura (VIII), è stato Assessore al Turismo, mentre nella VII ha ricoperto l’incarico di Vice Presidente della Commissione Consiliare Speciale Contro il Fenomeno della Mafia in Calabria, e quello di Presidente del Gruppo Consiliare di Rifondazione Comunista in entrambe le legislature.
Nato a San Demetrio Corone il 27 Settembre 1950, è sposato e padre di due figlie.
Si forma al Liceo Ginnasio di San Demetrio Corone, continuando gli studi presso l’Università di Urbino in Sociologia.
Già Segretario della Federazione di Cosenza e Segretario regionale di Rifondazione Comunista, dal 2000 è componente della Direzione Nazionale. Il suo impegno politico inizia nel 1969 con l’iscrizione al PSIUP, e dopo essere stato Dirigente regionale e nazionale del PdUP e di DP, aderisce al PCI nel 1981. Tra il 1976 e il 1982 è Consigliere comunale a San Demetrio Corone, ricoprendo per un breve periodo anche l’incarico di Assessore Comunale. Fin dalla costituzione, aderisce al Partito della Rifondazione Comunista (Febbraio 1991). Per la sua appartenenza alla minoranza arbëreshe di Calabria, è stato impegnato sulla questione delle minoranze linguistiche storiche di Calabria e d’Italia, tema al quale ha dedicato alcuni testi tra cui “La Diversità Arbëreshe”. E’ stato Presidente del Comitato Tecnico-Consultivo dell’ENIT, Agenzia Nazionale per il Turismo.

Guagliardi damiano

Quasi in concomitanza con la seduta calabrese, dunque, il Consiglio dei Ministri ha esaminato tre leggi regionali su proposta del Ministro per gli Affari Regionali, il Turismo e lo Sport. Nell’ambito di tali leggi, il Consiglio ha deliberato l’impugnativa dinanzi alla Corte Costituzionale della legge Regione Calabria «Testo di Legge di Revisione Statutaria approvato con 2a Deliberazione Consiliare ai sensi dell’art. 123 della Costituzione. Riduzione del numero dei componenti del Consiglio Regionale e dei componenti della Giunta Regionale. Modifiche alla Legge Regionale 19 Ottobre 2004, n. 25 «Statuto della Regione Calabria» in quanto contiene disposizioni che contrastano con i principi fondamentali in materia di coordinamento della finanza pubblica di cui all’articolo 117, comma 3, della Costituzione.

TALARICO: SORPRENDE IMPUGNAZIONE LEGGE
Sulla decisione del Consiglio dei Ministri è intervenuto il presidente del Consiglio regionale: «Oggi l’Aula, così come avevamo pubblicamente annunciato, ha approvato all’unanimità la legge di modifica dello Statuto con cui si stabilisce a 30 il numero dei consiglieri regionali della Calabria, come previsto dalla normativa nazionale. Sono, tuttavia, sorpreso e rammaricato, nell’apprendere – aggiunge Talarico – la decisione del Consiglio dei Ministri d’impugnare la precedente legge regionale sulla revisione statutaria, dal momento che, esattamente il 9 aprile, con una mia lettera indirizzata al Ministero degli Affari regionali, nella qualità di presidente del Consiglio regionale, informavo che l’Assemblea avrebbe tempestivamente affrontato la questione della riduzione dei consiglieri, come in effetti oggi è avvenuto nella prima seduta utile. Dispiace – conclude Talarico – che su argomenti così rilevanti non vi sia, tra Governo ed Istituzioni regionali, una più proficua collaborazione».

L’opposizione insorge: «Violato più volte il regolamento»

L’opposizione protesta per l’andamento della seduta odierna del Consiglio regionale. Al termine della seduta, nel corso della quale il Pd, attraverso i consiglieri Mario Franchino e Demetrio Naccari Carlizzi, aveva protestato per non aver potuto intervenire sull’esame della legge inerente la “Disciplina per l’assegnazione e la determinazione dei canoni di locazione degli alloggi di edilizia residenziale e pubblica”, è stata subito convocata una conferenza stampa. All’incontro con i giornalisti, oltre ai consiglieri Pd, Mario Franchino, Demetrio Naccari Carlizzi, ed Antonio Scalzo, hanno partecipato, condividendone i contenuti, anche i consiglieri del gruppo di Italia dei Valori, Giuseppe Giordano e Domenico Talarico. Franchino ha spiegato le ragioni del suo dissenso: «Non solo relative al mancato nostro intervento, ma anche per le violazioni al regolamento del Consiglio regionale, in particolare, all’art. 42 che regola le modalità di inserimento all’ordine dei lavori del Consiglio, dei provvedimenti di legge, che richiedono l’approvazione di una maggioranza qualificata, che oggi non era presente in Aula». «Non c’è dialettica tra Giunta e Consiglio regionale – ha affermato Domenico Talarico – e non c’è rispetto per i diversi orientamenti». Talarico ha criticato il Presidente della Giunta regionale Giuseppe Scopelliti «per avere usato nei confronti del consigliere Giuseppe Giordano, termini che rivelano scarso rispetto per le istituzioni». Demetrio Naccari Carlizzi ha affermato che sul progetto di legge Chiappetta «Scopelliti ha interessi politici per impedire le conseguenze del dissesto al Comune di Reggio Calabria e non certo per alleviare i bisogni dei cittadini. Si vogliono vendere i beni dei cittadini di Reggio Calabria in maniera scellerata per pagare i debiti di amministratori incompetenti». Naccari, inoltre, ha sottolineato come «atteggiamento fraudolento», la conduzione dei lavori dell’assemblea in quel momento affidata al vice presidente del Consiglio Alessandro Nicolò per la temporanea assenza del Presidente Francesco Talarico. Secondo il consigliere di Idv Giuseppe Giordano «sono state consumate pesanti e gravi violazioni regolamentari. La stessa maggioranza – ha aggiunto – non era unita sul progetto di legge proposta da Chiappetta, tant’è che il consigliere Mario Magno aveva annunciato in Commissione che, in assenza di modifiche, avrebbe votato contro».

MAGGIORANZA, DA OPPOSIZIONE SOLO STRUMENTALIZZAZIONI

“Strumentalizzazioni a gogò e parole in libertà, ma anche caduta di stile e poco rispetto per le istituzioni. Quest’opposizione si muove ormai a tentoni e, giorno dopo giorno, probabilmente anche per la perdita di riferimenti nazionali, dà segni di disorientamento preoccupante”.

Reagiscono all’unisono, i capigruppo di maggioranza, Gianpaolo Chiappetta (Pdl), Dattolo (Udc), Serra (Insieme per la Calabria) e Grillo (Scopelliti Presidente) dopo la conferenza stampa del centrosinistra a conclusione dei lavori consiliari.

“Il provvedimento – spiegano – portato in Aula e debitamente discusso ed approvato oggi, dopo un confronto verbalizzato in Conferenza dei capigruppo, richiesto sia dall’Anci che dal Cal, va nella direzione di dare una mano al sistema degli enti locali che versa in gravi difficoltà. Dinanzi ai problemi dei calabresi, purtroppo, una parte della politica, anziché preoccuparsi di varare leggi significative come quella incredibilmente contestata oggi, continua a voltare le spalle al futuro e ad anteporre agli interessi generali quelli particolari di forze politiche palesemente scollegate dai bisogni della collettività”.

NICOLO’: RESPINGO INSULTI, RISPETTO CONSIGLIERI
“Non è mio costume commentare gli insulti, che respingo al mittente”. Lo afferma in una nota il vice presidente del Consiglio regionale, Alessandro Nicolò, in merito alla conferenza stampa dei capigruppo dell’opposizione a conclusione dei lavori del Consiglio. “Per quel che riguarda la conduzione dei lavori del Consiglio – aggiunge – rendo noto che ho prospettato all’Aula la trattazione del punto all’ordine del giorno contestato registrando, però, la mancanza di interventi di merito. Mi stupisce la strumentalizzazione che ne è nata poiché ho sempre rispettato le prerogative dei consiglieri regionali. Peraltro, sostanzialmente, nulla cambia poiché il progetto di legge del collega Gianpaolo Chiappetta sarebbe stato comunque approvato dal Consiglio regionale, come avvenuto in quarta Commissione, con i voti della sola maggioranza”.