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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 01 MAGGIO 2024

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“Hannah Arendt: libertà e rivoluzione” E' nelle librerie il nuovo volume di Caterina Tagliani

“Hannah Arendt: libertà e rivoluzione” E' nelle librerie il nuovo volume di Caterina Tagliani
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Catanzaro 8.1.2015 – “Hannah Arendt: libertà e rivoluzione”: è il titolo di un nuovo volume di Caterina Tagliani, edito da Ursini, che sarà presentato sabato 10 gennaio, alle ore 17,30, nei locali del Circolo Unione.
All’incontro, promosso dalla casa editrice e dall’Accademia dei Bronzi, parteciperanno G. Battista Scalise, Mario D. Cosco e Aurora Martorana.
Nata a Crema, ma da anni residente a Sellia Marina, Caterina Tagliani, laureata in Pedagogia, si è specializzata in Bioetica e Sessuologia presso l’Università Teologica “San Tommaso” di Messina, discutendo la tesi “I diritti della persona e l’esercizio delle virtù nelle opere di Hannah Arendt”. E’, quindi, una grande appassionata della filosofa tedesca naturalizzata statunitense. Il saggio edito da Ursini è, pertanto, il frutto di un approfondito lavoro, maturato nel corso di numerosi anni di studi e ricerche.
“Il tema fondamentale della ri¬cerca della Arendt – sostiene l’autrice – resta sem¬pre e comunque la libertà e la sua fondazione, e tutti gli altri temi trattati rimangono sempre in relazione con questo. La ri¬cerca non poteva che iniziare dall’antichità classica, poiché è in questo periodo che si precisa storicamente per la prima volta tale concetto. È nella polis greca che l’uomo realizza per la prima volta quello spazio pubblico nel quale egli diventa eguale tra gli eguali, nel quale può compa-rire in pubblico e può dar voce e forma al suo desiderio di ec¬cellere tra gli eguali. Si è vo¬luto vedere in questo continuo e talvolta quasi ossessionante ricordo della polis greca una forma quasi romantica di ritorno all’antico, e si è attribuito alla Arendt la costruzione dell’uto¬pia di un possibile ritorno alle strutture dell’antica polis. Ma il fatto che questo concetto ritorni continuamente nell’opera della Arendt non significa certamente che ella immagini neppur lon¬tanamente possibile un ritorno all’antico. La presenza continua della polis greca nell’opera della Arendt ha semplicemente il va¬lore di parametro di confronto tra quella che era la istituzione ed il mantenimento della libertà nell’istituzione antica e quella che è l’attuale mancanza di li¬bertà nelle istituzioni moderne che hanno spesso perduto l’oc¬casione di fondare la libertà”.
La presentazione del volume sarà quindi una bella occasione per approfondire il pensiero filosofico della Arendt.