Guerra in Ucraina, perché la NATO teme la roccaforte russa di Kaliningrad?
È di poche ore il sorvolamento, nell’enclave di Kaliningrad sul Mare Baltico, di un bombardiere americano a ridosso dello spazio aereo della Russia. Kaliningrad è territorio russo anche se fuori dei confini della Madre Russia.
Un volo con deviazione repentina, sicuramente servito per individuare le batterie mobili dei famigerati ICBM russi Iskander, disseminati tra i boschi impenetrabili di Kaliningrad.
Dalle ceneri dell’Unione Sovietica nel 1991, si fondò la Federazione della Russia. Questo nuovo stato ereditò dall’URSS, la maggior parte degli armamenti schierati a difesa dei suoi confini. Tra questi un enorme arsenale dei famigerati ICBM Iskander, tutt’ora in servizio. Oggi costituiscono la spina dorsale della strategia A2AD – “anti-access/area denial” della Russia, nei confronti del “Penta-ATO. Solo pochi missili balistici ereditati dall’enorme arsenale sovietico, sono stati mandati in pensione. Molti modelli, soprattutto quelli costruiti poco prima della caduta dell’URSS, con l’upgrade, sono tornati efficienti ed estremamente letali, tra questi ricordo l’Iskander-M, missile balistico SRBM (a corto raggio), terrore delle forze NATO.
La cintura di Iskander posizionata nell’Enclave di Kaliningrad a semiluna, non permette alle forze navali NATO di avvicinarsi ai confini della Russia. Il rischio per le navi di essere affondate è altissimo.
Il missile SS-26 Iskander ha una gittata di circa 400-500 chilometri, può essere armato con una varietà di testate, da quelle nucleari, a quelle perforanti ad alto esplosivo, non ultime le testate termobariche. Nella roccaforte di Kaliningrad, sono installate anche le batterie missilistiche di Iskander a corto raggio. Hanno un range di gittata di 280 km, armate con un carico utile più piccolo, pari a 480 Kg mentre il carico utile standard degli Iskander più recenti è di 780 Kg. Il missile balistico Iskander rappresenta un deterrente per le forze NATO. È estremamente preciso, in quanto l’ICBM Iskander, ha un sistema di guida combinato, guida inerziale satellitare GLONASS, il cui controller è affidato alle forze spaziali russe e un sistema di radar terrestri che permettono al missile di colpire il Target con un margine di errore (CEP) di 2-5 metri.
In parole povere l’Iskander è molto preciso, non certo come i vecchi SCUD-D con margine di errore di ben 50 metri. Un notevole costo e spreco di missili per colpire un Target.
Gli ultimi modelli di batterie Iskander, possono equipaggiare due missili alla volta in configurazione affiancata. Inoltre, i mezzi di trasporto sono dotati di un tetto corazzato per proteggere il suo carico all’interno, mentre la cabina stessa protegge gli occupanti dalle armi chimiche, nucleari e batteriologiche. I mezzi di trasporto per gli Iskander, viaggiano in simbiosi con autogru che riducono il tempo di ricarica dei lanciatori.
Il sistema Iskander, è stato dispiegato da Mosca principalmente nella provincia di Kaliningrad, un’importante exclave russa al confine con la Polonia e il Mar Baltico. Da Kaliningrad, gli l’Iskander possono colpire la Polonia, la Germania orientale, la Svezia meridionale, le ex Repubbliche sovietiche del Baltico, la Lettonia, la Lituania, l’Estonia, la Bielorussia e altri Paesi Nordici.
Gli Iskander posizionati a Kaliningrad, rappresentano per il Penta-ATO, un eccellente deterrente per le forze armate dell’Alleanza.
Dalla roccaforte di Kaliningrad, la Russia può colpire obiettivi nella maggior parte del Mar Baltico, minacciando un’importante rotta di navigazione, e colpire obiettivi del Penta-ATO.
I paesi che hanno in dotazione il sistema missilistico Iskander, non sono molti. Tra i Paesi ad aver dotato il proprio esercito del Sistema Iskander ci sono l’Armenia e Algeria tra i più recenti rispettivamente nel 2016 e nel 2017. Nel 2005 sono stati acquistati dall’Iran, Siria, Corea del Sud, India ed Emirati Arabi Uniti. Le batterie missilistiche sono un incubo per quei paesi a ridosso di Kaliningrad. Le Forze Armate della Russia nella strategica Kaliningrad, in seconda linea hanno dislocato lanciatori per ICBM ipersonici nucleari puntati sulle capitali europee.
Nelle immediate vicinanze di Kaliningrad, in territorio polacco, vi è un lago turistico, un rinomato centro benessere e le armi russe di distruzione di massa.
La Polonia sa bene che le provocazioni contro la Russia da parte del Penta-ATO, mettono in serio pericolo la sopravvivenza di tutte le città della Polonia.
Maurizio Compagnone
Analista