Guccione: “Rimuovere gli ostacoli che impediscono lo svolgimento del servizio di sorveglianza idraulica”
redazione | Il 24, Nov 2011
E’ quanto afferma in una nota il consigliere regionale del Pd Carlo Guccione
“Rimuovere gli ostacoli che impediscono lo svolgimento del servizio di sorveglianza idraulica”
E’ quanto afferma in una nota il consigliere regionale del Pd Carlo Guccione
“E’ veramente paradossale e assurdo che in Calabria il maltempo abbia già causato centinaia di milioni di euro di danni e la Regione continui ad avere a propria disposizione circa 300 lavoratori idraulici che, con contratto part-time, possano essere utilizzati dall’Afor solo per tre giorni alla settimana. Come se ci si potesse mettere d’accordo con il Padreterno e stabilire, insieme a Lui, in quali giorni deve piovere e in quali, invece, deve splendere il sole!”.
E’ quanto afferma, in una nota, il Consigliere regionale del Pd, on. Carlo Guccione.
“Lo scopo del servizio di sorveglianza idraulica – prosegue Guccione – è quello di garantire un servizio stabile di vigilanza, sorveglianza e polizia idraulica e di servizio di piena che, nella fase di allerta, osservi in maniera diretta e continuata i livelli idrici e, nella fase di allarme, assolva servizi di protezione civile, atti a scongiurare danni a persone e a cose e tutto ciò l’Afor non è in grado di garantirlo. Ma non è in grado di assicurare nessuna gestione delle attività di ispezione effettuate dai sorveglianti e dagli ufficiali idraulici perché non è in grado di collegare i dati raccolti ad un sistema informativo, essenziale per qualsiasi attività di prevenzione al rischio idrogeologico e alla salvaguardia delle popolazioni calabresi”.
“L’8 settembre del 2011–ricorda il Consigliere regionale del Pd- insieme ai colleghi Censore, Aiello e De Gaetano abbiamo chiesto al Presidente Scopelliti e all’assessore Gentile che i servizi di sorveglianza idraulica, così come avviene in tutta Italia, siano allocati nell’Autorità di Bacino regionale, l’unico e solo ente preposto a gestire tale attività nell’arco delle 24 ore dell’emergenza in atto.
L’articolo 2 della legge regionale n. 35 recita, infatti, così: “l’Autorità di Bacino opera al fine di perseguire l’unitario governo dei bacini idrografici, indirizza, coordina e controlla le attività conoscitive di pianificazione, di programmazione e di attuazione inerenti ai bacini idrografici di propria competenza”.
“Perchè la Calabria non venga più additata, come spesso accade –conclude Guccione- come la “regione-cenerentola” del Paese, è necessario che, con urgenza, si rimuovano tutti gli ostacoli che impediscono il pieno svolgimento delle attività del servizio di vigilanza e sorveglianza idraulica, in conformità alle leggi vigenti in materia”.