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TAURIANOVA (RC), VENERDì 13 DICEMBRE 2024

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Governo, Conte bis: ministri al Quirinale per il giuramento Lunedì sarà votata la fiducia alla Camera, martedì al Senato

Governo, Conte bis: ministri al Quirinale per il giuramento Lunedì sarà votata la fiducia alla Camera, martedì al Senato
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I 21 ministri del nuovo governo Conte sono arrivati al Quirinale per il giuramento. Successivamente si terrà la prima riunione dell’esecutivo. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha giurato al Quirinale, nelle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Nei prossimi giorni verranno nominati tutti gli altri sottosegretari e i viceministri. Lunedì sarà votata la fiducia alla Camera, martedì al Senato.

Consigliere regionale Flora Sculco

“Ci sono adesso tutte le condizioni per ridare all’Italia, dopo mesi di frastuono parolaio teso a propagare odio e risentimento sociale, la serenità necessaria per impostare politiche di coesione territoriale finalizzate a ridurre il divario Nord-Sud che purtroppo seguita ad essere una delle criticità più acute del Paese”. Lo sostiene la consigliera regionale di Calabria in Rete Flora Sculco secondo la quale “Col nuovo Governo, finalmente rientrato nell’alveo culturale del ‘Progetto Europa’, come tracciato dai suoi padri fondatori, e aderente ai valori fondamentali della civiltà occidentale, il Mezzogiorno e segnatamente la Calabria, possono finalmente riprendere l’interlocuzione istituzionale e politica, sia per portare a compimento i progetti in itinere ed elaborarne di nuovi che per consentire al Paese di avvalersi dell’apporto di crescita e sviluppo del Mezzogiorno”. Conclude Flora Sculco: “Auguro buon lavoro alla nuova squadra di Governo, sicura che si riuscirà, con l’apporto concertato di tutti i soggetti pubblici e privati che hanno voce nelle dinamiche dello sviluppo, a marcare una discontinuità col recente passato, incominciando ad estirpare dal dibattito ogni aspetto indirizzato più a dividere che a unire il Paese (penso per esempio all’assurdità dell’anticostituzionale regionalismo differenziato). Proprio l’attenzione verso l’urgenza del Mezzogiorno, e delle sue aree più svantaggiare, di incrementare le dotazioni infrastrutturali materiali e di valorizzare il proprio capitale umano, potrà rappresentare la prova inequivocabile che l’Italia ha segnato una svolta rispetto agli errori commessi negli ultimi anni”.