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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 02 MAGGIO 2024

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Gli insegnanti sono sempre più vessati, ora basta

Gli insegnanti sono sempre più vessati, ora basta

Per il 2014 niente visite o viaggi d’istruzione in segno di protesta. Iniziativa del corpo docente dell’Istituto “L. Chitti” di Cittanova

Gli insegnanti sono sempre più vessati, ora basta

Per il 2014 niente visite o viaggi d’istruzione in segno di protesta. Iniziativa del corpo docente dell’Istituto “L. Chitti” di Cittanova

 

 

CITTANOVA – Nella seduta del Collegio del 12/09/2014 i docenti della Scuola Secondaria di Primo Grado dell’Istituto Comprensivo “Luigi Chitti” di Cittanova (Rc), hanno deciso di non programmare le visite didattiche e i viaggi di istruzione per l’anno in corso, rifiutandosi di accompagnare gli alunni. I docenti, in questo senso, rifiutano di assumersi responsabilità non previste dal Contratto Nazionale.
Tali attività in passato erano state sempre garantite come tante altre programmate nell’offerta formativa della scuola. L’Istituto, eccellente istituzione del nostro comprensorio, ha sempre proposto ai propri alunni, oltre che la migliore offerta didattica, anche iniziative extracurriculari utili alla crescita formativa: un’offerta orientata verso molteplici attività, nonostante la decurtazione dei fondi di istituto che hanno impedito e impediscono la realizzazione dei progetti di ampliamento al Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.), come corsi di recupero, corsi di alfabetizzazione per gli alunni stranieri, etc.
Tale decisione, sicuramente sofferta e ponderata, scaturisce dal malcontento degli insegnanti che, già vessati da responsabilità eccessive, spesso si ritrovano ad affrontare problematiche che esulano dalle loro specifiche competenze, che in una Scuola meglio organizzata e predisposta ad ogni intervento formativo e a tutte le molteplici esigenze degli alunni, apparterrebbero a figure professionali diverse.
A tutto ciò non corrisponde un adeguato riconoscimento sociale ed economico, così come avviene in altri contesti europei (adeguamento agli standard europei solo per l’età pensionabile ma non per quanto riguardala retribuzione che continua a rimanere inadeguata, mancato rinnovo dei contratti, “quota 96”, etc.).
Il procrastinarsi di tale somma di fatti ha una ricaduta sempre più mortificante e frustrante per la classe docente che, tuttavia, sino ad oggi ha continuato ad espletare il proprio dovere con responsabilità e abnegazione.
“Auspichiamo una condivisione di intenti da parte di tutti i lavoratori della Scuola, affinché venga restituita dignità personale e professionale ad un comparto indispensabile per la crescita della società futura”.