Gli hacker attaccano anche Calabria Etica. Registrate 198 intrusioni bloccate dai server
redazione | Il 16, Nov 2013
A denunciare l’accaduto il presidente della Fondazione in house della Regione Calabria, Pasquale Ruberto, che ha precisato come l’obiettivo fosse di scaricare il database dell’ente ma grazie alla difese del sistema per il momento il rischio è stato sventato. Immediata la denuncia agli inquirenti. Solo pochi giorni fa era stato violato il server della Regione
Gli hacker attaccano anche Calabria Etica. Registrate 198 intrusioni bloccate dai server
A denunciare l’accaduto il presidente della Fondazione in house della Regione Calabria, Pasquale Ruberto, che ha precisato come l’obiettivo fosse di scaricare il database dell’ente ma grazie alla difese del sistema per il momento il rischio è stato sventato. Immediata la denuncia agli inquirenti. Solo pochi giorni fa era stato violato il server della Regione
CATANZARO – Dopo i server istituzionali della Regione e in particolare l’account mail del presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, gli hacker informatici hanno preso di mira altre istituzioni calabresi. Nello specifico è il caso della Fondazione Calabria Etica che secondo quanto reso noto dal presidente è stata oggetto di un attacco informatico multiplo nel corso degli ultimi giorni. L’ente che fa comunque parte dell’universo della Regione Calabria, attualmente guidato da Pasquale Ruberto, secondo quanto reso noto ha subìto nella giornata di martedì 12 novembre un totale di ben 198 attacchi informatici in successione.
«Il nostro sito – ha spiegato in una nota Ruberto – è stato sottoposto ad un tentativo di intrusione informatica vanificato grazie alle difese del nostro sistema che, di fatto, ne ha bloccato l’attacco». Riguardo l’accaduto il presidente dell’ente regionale ha già annunciato di aver «provveduto a presentare regolare denuncia presso le autorità competenti, fornendo notizie dettagliate in merito all’aggressione tratte dalla documentazione fornitaci dai nostri sistemi anti-intrusione».
Alla base dell’attacco hacker ci sarebbe stata la volontà di «scaricare l’intero contenuto del nostro database, costituito da innumerevoli informazioni di carattere pubblico e privato: dai documenti amministrativi alla modulistica, alle graduatorie e a quant’altro in relazione alle attività svolte dalla Fondazione con l’intento di rendere inutilizzabile lo stesso creando, così, una situazione di empasse amministrativa. Si tratta di un atto inqualificabile e vergognoso – ha denunciato il presidente di Calabria Etica – un attacco bieco e spregevole non solo nei confronti di Calabria Etica che fa della solidarietà, dell’etica e della legalità i suoi punti di forza, ma anche nei confronti della cittadinanza tutta».