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TAURIANOVA (RC), VENERDì 19 APRILE 2024

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Giuseppe Graziano interviene sulla mobilità: “basta tagli sui servizi al cittadino” Il neo consigliere regionale annuncia mozione consiliare e propone forum permanente imprese trasporti

Giuseppe Graziano interviene sulla mobilità: “basta tagli sui servizi al cittadino” Il neo consigliere regionale annuncia mozione consiliare e propone forum permanente imprese trasporti
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COSENZA – Non si può continuare a far quadrare i bilanci a discapito dei cittadini. La Regione Calabria ha il dovere di garantire il diritto alla mobilità dei calabresi. Urge un rilancio del sistema trasporti, attraverso il reperimento di nuovi fondi mirati al potenziamento dei servizi e alla realizzazione delle infrastrutture. Ritengo utile anche la costituzione di un forum permanente di tutte le aziende e le imprese di settore, pubbliche e private, che possa garantire una maggiore offerta a fronte di una più proficua razionalizzazione della spesa. Non si può tagliare in modo indiscriminato e condivido appieno le preoccupazioni degli utenti e le battaglia intraprese, nelle settimane scorse, dai sindaci e dalle organizzazioni sindacali. Una protesta che è la cartina di tornasole del fermento che si sta registrando in Calabria contro il nuovo piano ferroviario che prevede il taglio di numerosi scali sia sul versante Jonico sia Tirrenico. Di questo problema mi farò promotore in seno al Consiglio regionale, affinché il nuovo Governo si faccia carico, da subito, di rivedere il piano trasporti ed evitare ulteriori e drastici tagli alla mobilità.
È quanto dichiara il Consigliere regionale della Casa delle Libertà Giuseppe Graziano, garantendo il suo sostegno alle formali azioni di protesta civile contro il piano di razionalizzazione di Trenitalia.
Nella prima seduta utile – dichiara Graziano – mi farò promotore di una mozione per chiedere al Consiglio regionale di determinarsi rispetto al problema del costante e imperterrito depauperamento dei servizi sulla mobilità e per impedire l’ulteriore taglio previsto da Trenitalia sulle tratte calabresi. Con quanti hanno avviato azioni di protesta, e tra questi anche i territori del medio-basso Jonio cosentino e della Valle del Trionto –prosegue – condivido appieno l’inopportunità di questo ennesimo ridimensionamento delle fermate ferroviarie, già di per sé ridotte al lumicino. Ridimensionamento che potrebbe causare innumerevoli disagi a studenti e professionisti, che quotidianamente usufruiscono di questo servizio, ed anche aggravare il continuo spopolamento delle zone montane. Un problema, questo, che ci conferma l’esigenza di pianificare da subito – ricorda ancora Giuseppe Graziano – progetti sostenibili per la mobilità, attraverso una proficua programmazione dei nuovi canali di finanziamento europei 2014-2020.
Ecco perché – aggiunge Graziano – è necessario che il nuovo Governo regionale punti con vigore sulle politiche delle infrastrutture e del trasporto pubblico. Entrambe rappresentano il nodo centrale nella crescita dei nostri territori per dare, quindi, alla Calabria una prospettiva di sviluppo dinamico e moderno. Avere un sistema di trasporti efficiente e sostenibile è un passo in avanti per rilanciare la Calabria e farla diventare competitiva. Urgono– sottolinea ancora il neo Consigliere regionale – soluzioni concrete per ristabilire il diritto alla mobilità e colmare il gap con il resto del Paese ed azioni fattive ed immediate che devono portare al completamento e alla messa in esercizio delle tante opere incompiute del comprensorio provinciale. Penso su tutte alla Scalea-Mormanno, piuttosto che alla Sibari-Acri, o ancora all’ammodernamento della Statale 106 ionica nel tratto Sibari-Crotone e della Statale 18 tirrenica. Nel frattempo – questa, infine, la proposta del Consigliere regionale della CdL – è sicuramente opportuna l’istituzione di un forum permanente di tutte le aziende che si occupano di trasporti, che chiarisca punti di forza e criticità della rete calabrese e trovi, insieme alla classe di Governo, soluzioni quanto più congeniali per portare il sistema della mobilità almeno alla pari delle altre regioni italiane.