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Gioia Tauro, ieri i festeggiamenti per il 50esimo anniversario di parrocato di don Laruffa

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Era il 3 novembre 1963 quando il sacerdote divenne parroco di Gioia Tauro. Grande partecipazione

di MARIA TERESA BAGALA’

Gioia Tauro, si sono svolti ieri i festeggiamenti per il 50esimo anniversario di parrocato di don Laruffa

Era il 3 novembre 1963 quando il sacerdote divenne parroco di Gioia Tauro. Grande partecipazione 

 

di Maria Teresa Bagalà

 

 

3 novembre 1963 – un giorno importante per la città di Gioia Tauro. Come scrivono i giornali dell’epoca: <<Il canonico Francesco Laruffa, nuovo parroco di Gioia Tauro, ha fatto il suo ingresso ufficiale nella nostra città>>. Fu un ingresso trionfale. Ad attendere il sacerdote, partito da Mileto con un lungo corteo di accompagnatori, c’erano in Piazza Matteotti autorità religiose, politiche, civili e militari – oltre che tantissimi fedeli accorsi all’evento per dare il benvenuto al nuovo parroco e per curiosità.

Di certo quel giorno nessuno avrebbe potuto immaginare che l’arrivo di quel prete avrebbe segnato l’inizio di una nuova era per la parrocchia di Sant’Ippolito e, più in generale, per Gioia Tauro. Una nuova pagina della storia della città stava per essere scritta.

E così, esattamente dopo 50 anni, ieri in Duomo è stato celebrato il Giubileo di mons. Laruffa. In una chiesa stracolma di fedeli si è svolta una solenne Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo della Diocesi di Oppido M. – Palmi, mons. Francesco Milito. Erano presenti anche tutti i sacerdoti delle altre parrocchie di Gioia Tauro, i sacerdoti originari della parrocchia ed altri confratelli; oltre alle autorità civili e le varie Associazioni della città.

All’inizio della Solenne Celebrazione Don Francesco ha subito preso la parola per ringraziare tutti. Si è definito un figlio del Concilio Vaticano II ed ha definito, quelli trascorsi a Gioia Tauro come parroco, cinquant’ anni nel cuore proprio del Concilio. Egli ha poi continuato dicendo che: << E’ dovere del pastore interpretare le lingue del tempo e saperle giudicare alla luce del Vangelo. La parrocchia è articolazione dinamica di evangelizzazione e missione.  – E ancora – Ci troviamo in un momento particolare della Chiesa. La memoria del passato deve aiutarci per darci coraggio, per aprire spazi a Dio>>. Infine ha definito il suo cammino, come un cammino di fede e di amore ed ha affermato che nella storia di un parroco si legge quella della città, delle persone che in essa vivono, delle famiglie.

Al termine dell’ intervento di don Laruffa, il viceparroco don Elvio Nocera, dopo aver a sua volta ringraziato gli intervenuti, ha letto un telegramma di auguri inviato per l’occasione dal  Papa, il quale si concludeva con un’ implorata Benedizione Apostolica al parroco; benedizione che si estendeva anche al Vescovo Milito ed a tutti i presenti. Subito dopo è stata consegnata a Don Francesco una nuova casula, regalo di tutta la comunità parrocchiale, fatta confezionare appositamente dalla stessa sartoria che realizza i paramenti del Papa. Una casula particolare, realizzata in un tessuto pregiato, la seta, perché, come indicato dallo stesso Pontefice, queste devono splendere più nel tessuto che negli ornamenti.

Dopo la consegna di questo dono importante ha avuto inizio la Santa Messa, nell’omelia della quale il Vescovo Milito, riferendosi a don Francesco, lo ha definito un parroco che è riuscito a rendere viva la Chiesa. <<Egli è un Padre Conciliare perché ha generato figli del Concilio>>. Un sacerdote che ha visto fiorire ben sei vocazioni sacerdotali ed una comunità dedita, sotto il suo insegnamento, alla cultura e alla liturgia. Ecco perché egli è un benemerito per la Chiesa della Calabria. Il Vescovo ha poi innalzato lode a Dio per averci dato don Francesco Laruffa ed a fine Celebrazione ha donato al parroco, da parte di tutta la Diocesi, un testo scritto su un tessuto pregiato, ed incorniciato, nel quale sono elencati tutti i meriti del sacerdote, ed ha annunciato che chiederà che sia svolta una tesi sull’ Evangelizzazione basata sul suo cammino.

Dopo la Comunione, è intervenuto il Vicesindaco di Gioia Tauro, arch. Jacopo Rizzo, il quale ha espresso a nome di tutta l’ Amministrazione  Comunale parole di affetto, unione e riconoscenza nei confronti di don Francesco. Ha definito il parroco come una roccia per la città. Sempre presente per le famiglie, sempre disponibile e generoso nei confronti di poveri e bisognosi. Al termine di queste parole egli, sempre da parte dell’ Amministrazione, ha donato al sacerdote un calice.

Terminata la Celebrazione Eucaristica tutti, compreso il Vescovo, si sono spostati nell’ Auditorium Parrocchiale dove, oltre ad essere stata allestita una mostra fotografica che ripercorreva i cinquant’anni di parrocato di don Francesco, si è svolta una festa in suo onore.