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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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Gioia Tauro, i portuali ai calabresi: “Stateci vicini!”. La lotta continua L'accorato appello in una lettera aperta. Astensione sempre ai massimi livelli, latita la Politica. 5^ notte di protesta. Speranze riposte nel lavoro di mediazione di Prefetto e Questore.

Gioia Tauro, i portuali ai calabresi: “Stateci vicini!”. La lotta continua L'accorato appello in una lettera aperta. Astensione sempre ai massimi livelli, latita la Politica. 5^ notte di protesta. Speranze riposte nel lavoro di mediazione di Prefetto e Questore.
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GIOIA TAURO – Mentre sta per iniziare la 5^ notte di protesta, senza vessilli e sempre in “splendida solitudine”, i portuali di Gioia Tauro a rischio licenziamento lanciano un accorato appello ai cittadini della Piana e a tutti i calabresi affinché si dimostrino vicini in questa lotta. La politica, a parte le passerelle e i soliti comunicati stampa di solidarietà – che spesso nascondono un disarmante populismo e in qualche modo anche una sorta di autoreferenza – è sempre assente. I sindaci della Piana, ad esempio, risultano non pervenuti, così come continua a pesare il silenzio del super assessore al sistema portuale e alla Logistica, prof. Francesco Russo. Intanto, nell’arco della giornata, i 4 turni hanno registrato in totale una trentina di ingressi, con un’astensione che continua ad attestarsi ai massimi: la notte scorsa hanno preso servizio appena 7 persone; in mattinata sono stati una ventina i dipendenti che hanno varcato il Gate mentre di quarto turno, poche ore fa, se ne contavano solo 3. Tra loro, sempre i soliti volti noti di Cgil e Uil che naturalmente non aderiscono alla protesta, visto che i dirigenti delle sigle Confederali hanno firmato l’accordo per i 400 esuberi da collocare nell’Agenzia di somministrazione. Di seguito, la lettera aperta dei lavoratori:

LETTERA APERTA

PORTUALI DI GIOIA TAURO

Chiedono a tutti i cittadini calabresi vicinanza e sensibilità contro i licenziamenti.

La situazione critica dei lavoratori portuali di Gioia Tauro che rischiano il licenziamento, sembra essere un problema di pochi, ma in realtà dovrebbe interessare la Piana e l’intera Calabria.

State assistendo ad un braccio di ferro tra lavoratori che non accettano l’idea di essere licenziati da MCT e chi vuole mandare  a casa 400 padri di famiglia che per anni hanno dato tutto all’azienda per renderla leader a livello mondiale.

Tutti i portuali, per evitare questa umiliazione, sono pronti a sacrificare anche 4 giorni al mese per far restare in azienda i colleghi, ma questa soluzione al momento sembra non interessare a nessuno.

Neanche la politica calabrese sembra essere interessata a questa proposta, pensando di aver assolto ai propri doveri con gli impegni assunti sulla realizzazione delle opere nell’area portuale nel triennio futuro.

I lavoratori chiedono che anche in questa partita la Regione Calabria sia protagonista, ritenendo fondamentale l’autorevolezza delle istituzioni. Si chiedono anche dove sono andati a finire i sindaci della Piana di Gioia Tauro in questo momento così difficile per le famiglie dei portuali.

Esprimono gratitudine al Prefetto e al Questore di Reggio Calabria, che hanno dimostrato attenzione ai loro bisogni e alle loro esigenze. Ritengono fondamentale il ruolo della Prefettura e sono fiduciosi che la determinazione dimostrata possa essere determinante per risolvere il problema.

Non riescono a capire l’ingratitudine di MCT che, dopo anni di sfruttamento dei lavoratori, spesso ammalatisi proprio per le caratteristiche del lavoro portuale, oggi li vuole scaricare come se fossero degli “oggetti”.

NON POSSIAMO PERMETTERE DI ESSERE OFFESI NELLA DIGNITA’ PER QUESTO STIAMO LOTTANDO!!!