Bellofiore: «Gesto gravissimo. La Polizia municipale indagherà per scoprire i responsabili»

Gioia: tagliati senza autorizzazione gli alberi di piazza Ammendolara

Bellofiore: «Gesto gravissimo. La Polizia municipale indagherà per scoprire i responsabili»

L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Renato Bellofiore condanna con forza il grave atto vandalico registrato in Piazza Ammendolara. Nei giorni scorsi, nella piazza, situata a poche centinaia di metri dalla stazione della città, sono stati tagliati quattro alberi di abete senza alcuna autorizzazione.

La Polizia Municipale,e a seguito di un normale servizio di controllo del territorio, ha relazionato al Sindaco e all’amministrazione sul grave fatto accaduto.

Gli alberi che ornavano Piazza Ammendolara, con tronchi del diametro di circa cinquanta centimetri, sono stati tagliati alla base con delle motoseghe. Il taglio è avvenuto nei giorni precedenti alla segnalazione dei Vigili perché tutti i tronchi erano già stati rimossi.

«Chi ha tagliato gli alberi – ha detto il sindaco Bellofiore – ha compiuto un gesto gravissimo e ha danneggiato un bene pubblico. C’è ancora gente che pensa di poter agire a Gioia Tauro calpestando le regole della civile convivenza e violando ripetutamente la legge. E’ bene che queste persone sappiano – ha proseguito il primo cittadino – che l’amministrazione comunale di Gioia Tauro contrasterà queste azioni con tutti gli strumenti a sua disposizione. Il rispetto della legge è per noi e per la maggior parte dei gioiesi, la stella polare su cui orientare ogni azione e comportamento. La Polizia municipale indagherà su questo grave atto vandalico. E’ assurdo che qualcuno pensi di poter tagliare con una motosega quattro alberi pubblici, in una piazza al centro della città, rubare la legna e deturpare un intero quartiere, facendola franca. Chi ama la città non può tollerare che si ripetano episodi di questa gravità. Per questo sono certo che i cittadini forniranno tutte le informazioni necessarie per risalire agli autori di questa azione scellerata».