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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 24 APRILE 2024

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Gioco d’azzardo: si riapre il dibattito dopo la modifica della normativa regionale Nel frattempo, ISTAT mette a punto un questionario dedicato al gioco e alle patologie a esso connesse, strumento utile per un quadro preciso sul tema

Gioco d’azzardo: si riapre il dibattito dopo la modifica della normativa regionale Nel frattempo, ISTAT mette a punto un questionario dedicato al gioco e alle patologie a esso connesse, strumento utile per un quadro preciso sul tema

L’approvazione della nuova legge regionale sulla regolamentazione del gioco d’azzardo, entrata in vigore il primo giorno del 2023, ha riaperto il dibattito sul tema del gioco patologico, annosa questione da sempre strettamente connessa al comparto del gioco pubblico.

La convalida della proposta legge 107 ha eliminato la retroattività delle norme varate nel 2018, evitando così l’applicazione del distanziometro e la conseguente chiusura di tutti gli esercizi che – prima di quell’epoca – avevano avviato la propria attività nell’economia del gioco lecito, mantenendo invece invariata la sua applicazione per quelli aperti in date successive.

Un provvedimento che, da una parte, è stato sostenuto per risparmiare la perdita di molteplici posti lavoro e la chiusura di numerose piccole e medie imprese che avevano cominciato il proprio esercizio nel rispetto della legge; dall’altra è stato però oggetto di forti critiche da parte dell’opposizione e di alcune associazioni, che lo trovano inadeguato alle esigenze di salute pubblica e di tutela dei consumatori.

E mentre in regione ci si divide sul tema, un progetto di ricerca tematica ISTAT propone di rilevare i dati inerenti proprio alle dipendenze da gioco d’azzardo e gaming, attraverso un test che si spera di riuscire a sottoporre agli intervistati entro l’anno corrente.

Il gruppo di lavoro coordinato da Emanuela Bologna ha messo a punto diversi quesiti finalizzati a colmare il buco informativo delle indagini ISTAT in materia di gioco: l’istituto non ha, infatti, alcuna esperienza di rilevazione in argomento, se non per alcune informazioni sull’utilizzo di videogame che erano state incluse in pregresse statistiche riguardanti l’utilizzo del tempo libero dei cittadini.

Dati decisamente insufficienti a poter delineare un quadro preciso e attendibile di un fenomeno così complesso come quello del gioco e della potenziale dipendenza che può generare, materia che – come abbiamo visto – risulta di particolare interesse non solo a livello politico, ma anche sociale ed economico.

Il nuovo modulo proposto dal team propone domande precise sia sull’universo del gaming, anche nella sua versione online, sia sul gioco d’azzardo, nell’ottica di ricostruire un quadro dettagliato dei giocatori presenti sul territorio nazionale, incluse eventuali devianze patologiche.

Nel frattempo, gli esiti di uno studio finlandese esposti dalla redazione di Giochidislots iniziano a far scricchiolare qualche pregiudizio e convinzione fortemente radicati nell’opinione pubblica: la ricerca esposta dimostra, infatti, che sarebbero gli uomini con QI più elevato a essere più propensi al gioco d’azzardo.

La redazione di Giochidislots chiarisce che lo studio si riferisce, in particolare, a scommesse basate sulle abilità personali e non a giochi determinati puramente dal caso, come possono essere le slot machine. In questi termini, il campione analizzato ha fatto emergere una correlazione fra QI e gioco d’azzardo.

Una regola non applicabile in assoluto, ma che inizia a scardinare i preconcetti che dipingono il giocatore d’azzardo come una persona poco intelligente e poco colta, configurandolo invece come una persona che cerca di sfidare le proprie capacità e abilità mentali nel contesto del gioco lecito.

Un piccolo passo che può però divenire molto importante per la lotta alla stigmatizzazione a cui l’intero settore viene costantemente sottoposto, da parte di un’opinione pubblica che talvolta si dimostra poco obiettiva e troppo spesso trascinata da luoghi comuni e convinzioni che andrebbero invece rivisitate in base ai diversi casi e anche alle diverse tipologie di gioco.