Gianturco (CasaPound): “In consiglio salti della quaglia e trucchetti mostrano uno squallido scenario politico”
redazione | Il 16, Dic 2013
“La giunta ha tentato di far approvare un ‘maxi emendamento’ al bilancio senza neanche farlo leggere ai consiglieri, inclusi quelli di maggioranza (?), che avevano però ordine di approvare alla cieca qualsiasi cosa Gianni ‘Erbavoglio’ Speranza avesse loro imposto”
Gianturco (CasaPound): “In consiglio salti della quaglia e trucchetti mostrano uno squallido scenario politico”
“La giunta ha tentato di far approvare un ‘maxi emendamento’ al bilancio senza neanche farlo leggere ai consiglieri, inclusi quelli di maggioranza (?), che avevano però ordine di approvare alla cieca qualsiasi cosa Gianni ‘Erbavoglio’ Speranza avesse loro imposto”
Riceviamo e pubblichiamo:
Lamezia – Se è vero che la realtà supera spesso la fantasia, è altrettanto vero che il Comune di Lamezia Terme non smette mai di stupirci. Sabato, infatti, ennesima sceneggiata all’interno del Consiglio comunale, con la giunta che ha tentato di far approvare un “maxi emendamento” al bilancio senza neanche farlo leggere ai consiglieri, inclusi quelli di maggioranza (?), che avevano però ordine di approvare alla cieca qualsiasi cosa Gianni “Erbavoglio” Speranza avesse loro imposto. Ma l’erba voglio pare non cresca neanche nel giardino del re e, come per incanto, il sindaco si è trovato senza maggioranza in aula e addirittura col rischio di andare sotto sul punto più importante all’ordine del giorno. E così, prima si è cercato di rimandare la votazione per impedire una sonora bocciatura, dopo di che, con assenze indotte, si è fatto mancare il numero legale, come da verifica chiesta da un sindaco più intimorito e debole che mai, che ha addirittura avuto l’ardire di lamentare: “Qui sono l’unico che non può dire una parola”. Ma ciò che è più grave è ovviamente la sostanza di un bilancio che – secondo quanto dichiara l’opposizione – non ha neanche il parere positivo del Collegio dei revisori, diffidenti sulla realizzabilità di un piano di rientro basato solo sulle tasse che in tre anni Speranza pensa di imporre alle tasche dei lametini, senza neanche andare ad incidere sulle spese, come ad esempio quelle dei dirigenti. Secondo il sindaco, infatti, a giustificare le maxi retribuzioni sarebbe la spesa che città vicine come Catanzaro sosterrebbero sulle stesse voci di bilancio: come se un cattivo esempio potesse bastare a giustificare un errore. L’ennesima puntata di questa squallida soap, insomma, ci sta regalando un’altra, torbida, verità: la maggioranza finora complice ora addirittura si nasconde dalle vergognose mosse della giunta che sostiene. Ed è in frantumi nonostante il “salto della quaglia” della Benincasa, cui più che l’onore di andare a fondo insieme alla nave del centrosinistra, va il demerito di condividere così le responsabilità di una giunta che ci sta conducendo al dissesto, se è vero che le contromisure approntate dal sindaco riguardano solo metà dei rilievi effettuati dalla Corte dei Conti e secondo lo stesso sindaco non danno neanche la certezza (tutt’altro) di riuscire a convincere i giudici contabili.
Mimmo Gianturco
CasaPound Italia