Gheddafi: “Non mi arrenderò mai, temo Tripoli brucerà”
redazione | Il 21, Ago 2011
Ribelli: “Capitale libica cadrà entro domani”
Gheddafi: “Non mi arrenderò mai, temo Tripoli brucerà”
Ribelli: “Capitale libica cadrà entro domani”
(ANSA) TRIPOLI – ”Non mi arrendero’ mai e non me ne andro”: lo ha detto il leader libico Muammar Gheddafi in un messaggio audio alla tv di Stato trasmesso dalla emittente ijn lingua araba Al Jazeera. ”Ho paura che Tripoli brucera”’ ha detto ancora Ghedafi sostenendo che uscira’ ”vittorioso dalla battaglia di Tripoli”. In un messaggio audio alla tv di Stato, trasmesso anche da Al Jazeera, il rais ha invitato inoltre ”tutte le tribu’ libiche a farsi avanti per combattere a Tajoura in difesa di Tripoli”. Tripoli “cadrà da qui a domani”. E’ quanto afferma uno dei capi dei ribelli libici, Abdelhakim Belhaj. “Da qui a domani – ha detto alla France Presse – la capitale sarà nelle nostre mani”. Della stessa opinione è il rappresentante del Consiglio nazionale transitorio (Cnt) negli Emirati arabi uniti, Aref Ali Nayad. “Ci attendiamo la vittoria per stanotte”, ha detto durante una conferenza stampa a Dubai. Nayad ha anche aggiunto che l’organo della ribellione ha chiesto ufficialmente alla Nato un maggiore impiego degli elicotteri d’assalto Apache nei combattimenti.La Nato sta bombardando il compound di Gheddafi a Bab al-Aziziya e ha colpito anche l’aeroporto di Mitiga. E’ quanto riporta il corrispondente da Tripoli della tv al Jazira. Il canale satellitare panarabo ha riportato la notizia con la scritta ‘urgente’ in sovraimpressione sullo schermo.Dall’inizio della battaglia di Tripoli sono 100 i ribelli che hanno perso la vita in combattimento. E’ quanto riporta il canale satellitare al Arabiya, che cita come fonte gli stessi insorti.I ribelli libici di Misurata, a 200 km a est di Tripoli, si sono infiltrati nella capitale via mare per partecipare ai combattimenti in corso. Lo ha detto all’Afp uno dei portavoce locali degli insorti, Abdullah Melitan, del Centro media del consiglio militare di Misurata. “Un gruppo avanzato dei ribelli di Misurata hanno raggiunto Tripoli stamani via mare”, ha dichiarato il portavoce.”Parlare dipende lui, non escludo che ciò possa avvenire a breve”. E’ quanto ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, confermando a Skytg24 quanto già detto sulla presenza in Italia di Abdessalem Jalloud, ex numero due del regime libico che ha lasciato il suo paese venerdì. “La riservatezza è d’obbligo sulla questione, non è di mia competenza parlarne”, ha però aggiunto La Russa. Intanto quella trascorsa e’ stata una notte di esplosioni e spari a Tripoli, stretta d’assedio dai ribelli anti-Gheddafi. Quella che viene considerata l’offensiva finale degli insorti è cominciata ieri sera nella zona di Tajoura, sobborgo orientale della capitale libica, e in altri quartieri, mentre la folla – secondo le testimonianze di alcuni residenti – cominciava a scendere in strada per rivoltarsi contro il regime. “E’ l’ora zero”, hanno gioito i ribelli di Bengasi, roccaforte dell’insurrezione contro il rais, mentre il regime assicurava che Tripoli “é circondata da migliaia di persone che la difendono”, invitate da un sms del governo a “scendere nelle piazze ed eliminare gli agenti armati”. La città “é salva”, ha quindi assicurato il portavoce del regime Mussa Ibrahim. Gli scontri si sono poi spostati all’aeroporto di Mitiga, dove un numero imprecisato di ribelli armati sono rimasti uccisi, secondo fonti della stessa opposizione. Nelle stesse ore Gheddafi ha fatto sentire la sua voce in un audio registrato trasmesso dalla tv di Stato, congratulandosi con i libici per l’eliminazione dei “ratti”. “Bisogna mettere fine a questa mascherata. Voi dovete marciare a milioni per liberare le città distrutte”, ha aggiunto il Colonnello, prendendosela poi con il presidente francese Nicolas Sarkozy, accusato volersi “prendere il petrolio” libico. Il portavoce della ribellione Ahmed Jibril ha detto che e’ in corso a Tripoli l’ ‘Operazione sirena’ (‘Alba della sposa del maré in arabo) condotta congiuntamente da insorti e forze Nato per isolare il colonnello Muammar Gheddafi nella capitale Tripoli ed ottenerne la resa o la partenza. Secondo Jibril, si prevede che l’operazione duri ancora qualche giorno fino a che Gheddafi sarà completamente assediato”. Allora, ha aggiunto, “noi prevediamo due scenari: la resa o la fuga dalla città” per trovare rifugio all’estero o in un’altra località del paese. Jibril ha concluso: “Nel caso in cui esprima il desiderio di lasciare la Libia, noi accoglieremo positivamente la proposta e l’accetteremo”. Stamani in tv è apparso anche il figlio di Gheddafi, Saif al Islam, assicurando che il regime “non abbandonerà mai la battaglia”, ma offrendo anche ai ribelli la possibilità di un dialogo: “Se volete la pace, siamo pronti”. Al momento a Tripoli sembra regnare una relativa calma, le ultime esplosioni sono state udite stanotte alle 4 ora locale nel centro della città, mentre alcuni aereo la sorvolavano.
redazione@approdonews.it