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TAURIANOVA (RC), SABATO 14 DICEMBRE 2024

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Gare d’appalto truccate per favorire cosca, arrestato sindaco a Bova Marina In manette sono finti anche il vicesindaco e l’assessore al Turismo di Brancaleone e l’ex sindaco di Melito Porto Salvo

Gare d’appalto truccate per favorire cosca, arrestato sindaco a Bova Marina In manette sono finti anche il vicesindaco e l’assessore al Turismo di Brancaleone e  l’ex sindaco di Melito Porto Salvo
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REGGIO CALABRIA – I carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, nell’ambito di un’operazione antimafia coordinata dalla Dda, hanno arrestato 14 persone accusate, a vario titolo, tra l’altro, di concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione, turbata libertà degli incanti e violenza privata. In particolare, 14 persone sono state sottoposte all’obbligo di dimora con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e altre quattro persone sono state destinatarie di un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal gip presso il Tribunale di Reggio Calabria.

L’operazione riguarda le cosche di ‘ndrangheta Iamonte e Paviglianiti, attive a Melito di Porto Salvo, San Lorenzo, Bagaladi e Condofuri, comuni della provincia di Reggio.

Coinvolti anche imprenditori attivi nel settore della raccolta rifiuti, che secondo le indagini, grazie al sostegno della criminalità organizzata locale, alla collaborazione di liberi professionisti ed alla compiacenza di funzionari e amministratori pubblici, hanno condizionato il regolare svolgimento di gare d’appalto in alcuni comuni del basso Jonio reggino.

Secondo l’accusa, la cosca Paviglianiti avrebbero condizionato anche il regolare svolgimento delle elezioni comunali del 2014 di San Lorenzo. In manette è finito anche il sindaco di Bova Marina, Vincenzo Crupi.

Crupi, che é ai domiciliari, é accusato di corruzione per l’appalto per la raccolta dei rifiuti nel suo comune, «controllato» dalla cosca Iamonte, uno dei gruppi storici della ‘ndrangheta. Ai domiciliari, con la stessa accusa, il vicesindaco e l’assessore al Turismo di Brancaleone, Giuseppe Benavoli ed Alfredo Zappia, e l’ex sindaco di Melito Porto Salvo, Giuseppe Iaria, già coinvolto in una precedente operazione.