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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 16 DICEMBRE 2024

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Fusione, si apre una nuova era per la Sibaritide Antoniotti: "Ok a futura apertura ad Area vasta ma priorità a unificazione Corigliano-Rossano"

Fusione, si apre una nuova era per la Sibaritide Antoniotti: "Ok a futura apertura ad Area vasta ma priorità a unificazione Corigliano-Rossano"
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ROSSANO – Il Consiglio comunale di Corigliano Calabro delibera l’atto d’impulso che apre le porte alla fase referendaria sulla fusione dei Comuni di Rossano e Corigliano. Scritta una pagina di storia che potrebbe rivoluzionare il futuro e le prospettive di crescita e sviluppo del territorio dell’Area urbana. Ok anche all’ipotesi di ampliamento amministrativo ai comprensori Cassanese-sibarita e alla Valle del Trionto, ma la priorità al momento rimane quella di concretizzare, coinvolgendo e sensibilizzando le popolazioni delle due Città, l’unione dei due municipi. La prossima consiliatura di Rossano potrebbe essere determinante nella realizzazione del processo di riforme locali che accompagneranno il processo di fusione.

DICHIARAZIONI DI GIUSEPPE ANTONIOTTI

Con l’approvazione, anche da parte del Consiglio comunale di Corigliano, della Delibera che dà l’atto d’impulso all’iter della fusione dei due comuni dell’Area Urbana, si compie un primo passo storico verso l’unificazione amministrativa di un territorio strategico per lo sviluppo della Calabria. Da sindaco, prima, e da cittadino, oggi, guardo con grande interesse a questo processo. Al quale ho creduto, con coraggio e perseveranza. E sono orgoglioso di essere stato il primo amministratore ad aver acceso la scintilla di questo processo. Che, ne sono certo, una volta andato in porto con il suffragio dei cittadini delle due comunità potrà portare solo benefici non solo a Rossano e Corigliano ma all’intero territorio della Sibaritide e della Valle del Trionto. È apprezzabile, infatti, anche se al momento secondario rispetto all’idea netta di fusione delle due municipalità, aprire ad un’area vasta, direi anche metropolitana, al comprensorio cassanese-sibarita a Nord e di Crosia e della Valle del Trionto a Sud. Lo dissi un anno fa, il 15 gennaio 2015 in occasione dell’approvazione all’unanimità della delibera da parte del Consiglio comunale di Rossano, lo ribadisco oggi: La fusione dei Comuni di Rossano e Corigliano è l’unica via perseguibile per rilanciare le aspettative di sviluppo e per rafforzare la strategicità politica di questo territorio, ma è soprattutto l’unica strada da percorrere con responsabilità e lungimiranza per ridare speranza e un futuro certo alle nuove generazioni. Per troppo tempo Rossano e Corigliano hanno parlato con due lingue ed in modi diversi. Dobbiamo riscoprire la capacità e anche l’arguzia di saper parlare con una sola voce per rivendicare i nostri diritti e costruire un futuro concreto e di sviluppo per i nostri figli. Un unico comune di 80mila abitanti, con la prospettiva di un’Area vasta che supererebbe di gran lunga le 100mila unità potrà far valere, senza più scusanti, tutte le prerogative per scalzarsi di dosso il giogo opprimente e feudale di Cosenza che per anni ha tenuto a freno la nostra crescita. Considero, pertanto, la prossima consiliatura, risultato del voto della Amministrative 2016, una consiliatura costituente perché dovrà realizzare il processo di riforme locali che accompagnerà la fase primaria della fusione tra Rossano e Corigliano. Da qui il mio impegno a concorrere, nell’eventualità di un secondo mandato, a tracciare, insieme con il sindaco di Corigliano, le direttrici che attengono alla “razionalizzazione” della “macchina” amministrativa, alle nuove Istituzioni che sostanziano la nuova governance, al quadro economico-sociale ed ai relativi “piani operativi e di fattibilità”. Un augurio ed un grazie di cuore, dunque, all’amico sindaco di Corigliano Giuseppe Geraci e a quanti, consiglieri di maggioranza e opposizione, durante la seduta assembleare di ieri sera hanno voluto dare fiducia a questo progetto di fusione. Oggi diamo un indirizzo politico chiaro e definitivo che si spera possa essere da sprone ai cittadini rossanesi e coriglianesi che nel prossimo futuro saranno chiamati, attraverso il Referendum, a scegliere il destino di questi due municipi e di questo territorio.