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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 14 MAGGIO 2024

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Fusione Cosenza-Rende, M5s: “Opportunità per area urbana” Domenico Miceli: "Partenza sbagliata per Manna e Occhiuto. Con questi attori tutto diventa una barzelletta"

Fusione Cosenza-Rende, M5s: “Opportunità per area urbana” Domenico Miceli: "Partenza sbagliata per Manna e Occhiuto. Con questi attori tutto diventa una barzelletta"
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Rende (CS) – Noi del Movimento 5 Stelle lo avevamo scritto nel programma elettorale: la fusione Cosenza-Rende è un’opportunità per l’intera area urbana, ma a determinate condizioni, molto stringenti. I cittadini devono essere informati di tutti i vantaggi e gli svantaggi della fusione e la loro espressione di voto deve essere rispettata. Per far ciò bisogna iniziare con un serio studio di fattibilità prodotto non dalla politica ma affidata ad un soggetto terzo e perciò indipendente. In una prima fase è necessario effettuare una serie di analisi per mettere in risalto luci e ombre di questo delicato processo amministrativo.

È necessaria, innanzitutto, un’analisi dei bilanci dei comuni coinvolti, analisi che spaventa molto sia Occhiuto sia Manna, con il Comune di Cosenza alle prese con una mole di debiti non quantificati e quello di Rende in predissesto. Ma è importante sapere anche in che modo si uniranno le piante organiche delle città coinvolte e come si armonizzeranno i servizi.

Non possiamo dimenticare che i comuni hanno già gestito insieme un servizio come la raccolta dei rifiuti. Fu creata appositamente nel 2000 la Vallecrati Spa, poi dichiarata fallita nel 2010 a causa della disastrosa gestione partitico-politica che ha attirato anche l’attenzione della magistratura e mandato a casa molti lavoratori. E sulla depurazione delle acque, anch’essa gestita in comune, sia Occhiuto che Manna continuano a tacere vergognosamente su un presidente del Consorzio interdetto dai pubblici uffici.

La fusione, per noi, è una possibilità da valutare attentamente, con un occhio rivolto ai vantaggi derivanti per i cittadini di quest’area urbana che nei fatti esiste già, pur nelle peculiarità storiche, culturali, sociali che contraddistinguono le due diverse realtà identitarie.

Purtroppo quello a cui stiamo assistendo in questi giorni è la solita messinscena propagandistica portata avanti da due sindaci che riescono a svilire tutti gli argomenti, anche quelli più importanti e delicati come può essere il discorso della fusione dei comuni.

Per Occhiuto che ha già scelto il nome della futura città unica e per Manna a cui è stato chiesto di aderire ad una delibera di Giunta prodotta, in tutta evidenza, senza uno straccio di confronto preventivo. Una partenza più sbagliata di questa non si sarebbe potuta immaginare, perché ha creato polemiche e malumori guastando ab orgine quel clima di serenità che dovrebbe precedere e seguire ad un atto del genere.

Il percorso da seguire, poi, è per forza di cose già dettato da una legge regionale sbagliata che, come abbiamo visto nel caso di Spezzano Piccolo, prevede annessioni forzate che scavalcano il volere dei cittadini. È ormai palese come la rovinosa guida PD della nostra regione non sia capace di poter condurre un percorso lineare e democratico, come dimostra la vicenda di Casali del Manco.

Come Movimento 5 Stelle ribadiamo la nostra visione: non si dovrà indire alcun referendum prima di aver dato mandato ad una società esterna la realizzazione di uno studio di fattibilità che indichi i problemi. Sarà poi la politica, con il concorso di cittadini, associazioni, società civile, esperti e università, a dover tracciare le migliori soluzioni per la risoluzioni degli stessi e trasferire tutte queste informazioni, in maniera condivisa e trasparente alla popolazione in modo che sia in grado di valutare serenamente e consapevolmente il voto da esprimere nella fase referendaria.

Ma per adesso, purtroppo, possiamo solo constatare come l’ego di Occhiuto e la passività di Manna abbiano ancora una volta trasformato una possibilità in una barzelletta.