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TAURIANOVA (RC), VENERDì 24 GENNAIO 2025

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Furto sacrilego nella chiesa di Amato di Taurianova

Furto sacrilego nella chiesa di Amato di Taurianova

| Il 06, Mag 2012

Il 1° maggio ignoti hanno asportato le ostie benedette, due calici e paramenti. Il parroco don Antonio Iamundo invita la comunità dei fedeli alla veglia eucaristica, al digiuno, alla messa e alla fiaccolata che si terranno nella giornata di domani per riparare allo sfregio compiuto dai seguaci di Satana


di Salvatore Lazzaro

 

 “Servi di Satana” abituati a operare nelle tenebre – di Michel Dessi’

Furto sacrilego nella chiesa di Amato di Taurianova

Il 1° maggio ignoti hanno asportato le ostie benedette, due calici e paramenti. Il parroco don Antonio Iamundo invita la comunità dei fedeli alla veglia eucaristica, al digiuno, alla messa e alla fiaccolata che si terranno nella giornata di domani per riparare allo sfregio compiuto dai seguaci di Satana

 

 

di SALVATORE LAZZARO

 

TAURIANOVA – Sotto choc la comunità dei fedeli di Amato, la piccola frazione di Taurianova ubicata ai lati della statale 111, a circa 10 chilometri dal centro cittadino.

Nella notte del primo maggio ignoti si sono introdotti nella chiesa e hanno trafugato tutte le ostie consacrate, due calici, suppellettili e paramenti usati per le funzioni sacre.

A denunciare il furto sacrilego è stato don Antonio Iamundo, titolare della parrocchia intestata a San Pio.

In un pubblico manifesto, il sacerdote si scaglia contro questi profanatori del Tempio, che molto probabilmente usano le particole e i paramenti per celebrare la famigerate messe nere a devozione di Satana, il loro riconosciuto Signore.

Per quanto non si abbia nessuna notizia ufficiale, sembra che il nero fenomeno stia prendendo piede anche nella Piana di Gioia Tauro: un’altra piaga che va ad aggiungersi alle tante altre che affliggono questa martoriata terra, e della quale davvero non si sentiva alcun bisogno.

E benché Cristo sia morto in croce invitando il Padre suo celeste a perdonare i suoi carnefici perché “non sanno quello che fanno”, don Iamundo fa fatica a perdonare un così empio comportamento da parte di questi folli seguaci di Belzebù.

La risposta da dare alla scelleratezza compiuta dai profanatori dell’edificio cattolico viene data lunedì 7, con una serie di iniziative che si svolgeranno per tutta la giornata.

Si tratta, come fa sapere il parroco, dell’adorazione eucaristica, del digiuno, di una messa solenne e di una fiaccolata per le vie del paese.

Iniziative alle quali è invitata ad aderire tutta la comunità religiosa.

Un modo per purificare il sacrilegio inferto alla Chiesa e per innalzare lodi al Signore, unico Dio da adorare e magnificare da parte dei credenti cristiani.

redazione@approdonews.it