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TAURIANOVA (RC), VENERDì 03 MAGGIO 2024

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Fresca di stampa la silloge poetica Balaguère Nata dall'unione di sei poeti. Tra questi la nostra corrispondente Caterina Sorbara

Fresca di stampa la silloge poetica Balaguère Nata dall'unione di sei poeti. Tra questi la nostra corrispondente Caterina Sorbara
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Balaguère è una silloge poetica, fresca di stampa, della Casa Editrice Aletti di Villanova di Guidonia.

Opera disponibile anche in e-book.

L’unione di sei autori al cospetto del lettore, come su una linea virtuale di partenza, ognuno con le proprie caratteristiche da annunciare con la versificazione. Tuttavia, ogni autore, come scriveva Cesare Pavese, ogni autore ha una tematica centrale che fuoriesce, qualsiasi sia l’argomento trattato.

Versi figli della pagina bianca e della solitudine, come si conviene all’ideazione poetica, che cerca comunione prima e comunicazione poi.

Non meno importante del confrontarsi dinanzi al lettore, è poi la contaminazione tra autori, ognuno dei quali propone in questa raccolta, una piccola silloge di quindici componimenti.

Il titolo dell’opera, Balaguère, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori e autori.

All’interno di Balaguère (vento che nasce in Spagna e, soffia fino alle valli dei Pirenei, un vento del sud che porta con sé una “fragranza Avventura”) insieme a Simone Aguggini con L’astuta bugia della verità; Serafino Bianco con Il cuore vuoto fino all’orlo; Daniela Di Maggio con …Dagli occhi in poi…;Stefania Maffei con Inside; Vittorio Zucca con Sensazioni; è presente la poetessa di Gioia Tauro, Caterina Sorbara con Infiniti attimi.

Attimi, quelli della Sorbara, “rubati” alla tragicità del quotidiano fatto di doveri, dolori e infinita solitudine.

Attimi figli delle Muse, dell’immenso, di Selene, regina incontrastata del Cielo.

Attimi dove chi scrive è realmente se stessa , senza maschere, senza recite.

Attimi d’amore che, diventano eterni ,perché immortalati su un foglio bianco.

Attimi che si trasformano in una solo desiderio, una sola vocazione: “Nel palcoscenico/della mia vita/ manca l’attore principale./Manchi tu”.

Così scrive la Sorbara in una delle sue poesie presenti nell’opera.