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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 12 DICEMBRE 2024

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Francesca Falchi vince il XIV Premio di scrittura femminile “Il Paese delle donne”

Francesca Falchi vince il XIV Premio di scrittura femminile “Il Paese delle donne”

| Il 02, Dic 2013

Nella sezione Teatro con “Vettorina nella città dei pezzi di ricambio”

Francesca Falchi vince il XIV Premio di scrittura femminile “Il Paese delle donne”

Nella sezione Teatro con “Vettorina nella città dei pezzi di ricambio”

 

 

Sabato 30 novembre 2013 presso la Casa internazionale delle donne di Roma l’attrice e drammaturga sarda Francesca Falchi ha ricevuto il XIV Premio di scrittura femminile “Il Paese delle donne” sezione TEATRO per il suo testo Vettorina nella città dei pezzi di ricambio.
Dal 2000 il premio il Paese delle donne (congiunto al XXI Premio “Donna e Poesia” dedicato all’artista cilena Maria Teresa Guerrero (Maité), valorizza, una produzione femminile scarsamente pubblicizzata a causa delle basse tirature e/o delle difficoltà dell’editoria fortemente segnata da un taglio di genere.
Il Premio di Scrittura femminile il Paese delle donne è stato il primo in Italia, nel panorama dei Premi promossi dall’associazionismo delle donne a premiare saggistica, narrativa, poesia, tesi di laurea, studi di arti visive, video e cd.
Dal 2003, è congiunto a quello promosso, dal 1989, dall’associazione Donna e Poesia che cura la sezione Poesia edita e inedita.
Il testo della Falchi, già vincitore del Premio In punta di penna 2012, racconta la storia di Vittorina Sambri, che divenne, sfidando i colleghi maschi e vincendo contro di essi, la prima donna campionessa di motociclismo in Italia. La Sambri è una figura esemplare non solo nella storia d’Italia ma anche in quella del movimento lesbico italiano. Viveva la propria natura senza inibizioni: indossava abiti maschili in un’epoca in cui l’omosessualità femminile era non solo negata ma considerata irrilevante come realtà umana, sociale, culturale.
L’artista napoletana Teresa Mangiacapra ha motivato così la scelta della giuria: “E’ un testo avvincente per la narrazione data da un linguaggio esclusivamente poetico con espressioni intense, dai toni drammatici e direi lapidai. Ogni parola è come un pezzo metallico che cade frantumare la compattezza del “meccanismo” di cui fa parte ma non ne perde per questo la natura d’appartenenza. Solo che ogni pezzo diventa ben più complesso perché è combaciante anche con la natura “umana”. Così Vettorina, divisa in Ettorina e Vittorina, sentimento ed azione, si riunisce nell’unico reale “oggetto” del suo desiderio: la motocicletta, e lì trova il suo appagamento. Se la sua natura è doppia o forse, neglio, androgina., la scelta di competere in gare permesse solo ad uomini, e vincerli, le dà la chiave della ragione della sua esistenza e può accettarla. Vettorina, da personaggio reale (Vittorina Sambri, 1891-1965), assurge a simbolo di tante, troppe donne che hanno con forza e passione agito in una società maschilista dove imporsi agli uomini e superarli nei loro sacri “domini” è qualcosa di non perdonabile, se si è donne, ma se si è di incerto sesso lo è ancor meno perché poi, fuori dal contesto di competizione, non sarà sicuramente facile né felice la vita”

Francesca Falchi
Attrice Drammaturga Saggista
Cagliari, 1970.
Nel 1994 si diploma alla Scuola di Teatro di Bologna.
Nel 1995 è finalista al Premio Scenario con Christiane Forse.
Nel 2002 si laurea con 110/110 e lode con una tesi in Letteratura Comparata dal titolo Un angel perdido en este infierno sin grandeza de hoy- Pasolini e la Spagna.
Nel 2003 pubblica il saggio El juanero Pasolini e la Spagna con la Firenze Libri.
Nel 2003 consegue un Master di II livello in Lingua e Letteratura Sarda
Nel 2003 è Tutor di Cinema all’interno del corso di Storia e critica del cinema tenuto dal professor Antioco Floris nella facoltà di Scienze della Formazione.
Dal 2004 al 2005 collabora con l’Unione Sarda pubblicando un centinaio di recensioni di teatro, danza e video.
Nel 2006 su invito della Medusa Edizioni scrive la premessa alla prima traduzione italiana di un testo del filosofo spagnolo Ortega y Gasset dal titolo Idea del Teatro.
Nel 2006 vince il Premio Teramo, sezione Città di Fantasia, con il racconto La peschiera.
Nel 2007 debutta con il suo primo testo teatrale Frida che nacque due volte.
Nel 2009 è finalista con Frida che nacque due volte al Premio di drammaturgia Oltreparola.
Nel giugno del 2010 debutta con Il lupo e il cielo spinato. La favola nera di Esther H. (autrice ed interprete) sulla figura di Etty Hillesum .
Nel giugno 2011 è ospite della rassegna Garofano verde 2011 scenari di teatro omosessuale a cura di Rodolfo Di Giammarco con DER PUFF-frammenti cantati di corpi internati sulle lesbiche nei campi di concentramento primo “atto” di un progetto dal titolo Lesbiche e totalitarismi.
Nel settembre 2011 è finalista alla II edizione del Premio di Drammaturgia Avamposti d’Autore con il testo Degeneration/Degenderation sulla condizione delle lesbiche durante il fascismo secondo capitolo del progetto Lesbiche e totalitarismi.
Nel novembre 2011 il saggio El juanero- Pasolini e la Spagna esce tradotto in Spagna dalla casa editrice Alreves di Barcellona.
E’ vincitrice della I edizione del Premio Lunarte Festival 2012 con il monologo L’Alba della sposa sulla figura di Pippa Bacca; il monologo debuttato il 7 dicembre in PRIMA NAZIONALE al Castello di san Michele a Cagliari all’interno del progetto di arte contemporanea Six memos da una idea del musicista Daniele Ledda curato da Erica Olmetto.
A gennaio 2013 lo spettacolo DER PUFF-frammenti cantati di corpi internati ha debuttato in PRIMA NAZIONALE alla III edizione della rassegna SGUARDI S-VELATI organizzata da Ambra Postiglione e Annalisa Siciliano al Teatro Due di Roma; lo spettacolo è stato ospite il 24 gennaio 2013 per la Settimana della memoria al Cassero di Bologna dietro invito di Rossella Carpiniello presidente di Arcilesbica Bologna, con l’appoggio di Paola Brandolini, presidente di Arcilesbica nazionale, e della storica Paola Guazzo, co-autrice del saggio R/Esistenze lesbiche nell’Europa Nazifascista.
DER PUFF (dopo il debutto in PRIMA REGIONALE al Piccolo Auditorium di Cagliari) ha aperto il 14 aprile a Sassari la manifestazione DIRITTI AL CUORE D.O.C. organizzata dal MOS (Movimento Omosessuale Sardo) in collaborazione con Mab Teatro.
Il 13 settembre 2013 lo spettacolo è stato ospitato alla Casa Internazionale delle Donne di Roma dietro invito del CLR (Coordinamento Lesbiche Romane).
E’ semifinalista ai Teatri del Sacro 2013 con il progetto CANOSSARIUM, testo su Matilde di Canossa del quale è ideatrice, autrice della drammaturgia ed interprete.
E’ autrice della sceneggiatura de LA DONNA DI CARTA il nuovo lungometraggio del regista sardo Giovanni Coda. Il teaser de LA DONNA DI CARTA verrà presentato il 7 settembre 2013 all’interno della 70ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica-La Biennale di Venezia presso il Cinema Astra Sala 2 al Lido di Venezia, dove precederà la proiezione dell’ultimo film di Giovanni Coda IL ROSA NUDO, evento speciale del Queer Lion Award 2013.
E’ finalista alla III edizione del Premio di Drammaturgia Avamposti d’Autore 2013 all’interno del Calenzano Teatro Festival con il testo Jellyfish che racconta di una transizione donna-uomo.
E’ vincitrice del Premio di drammaturgia In punta di penna 2012 con il testo Vettorina nella città dei pezzi di ricambio, su Vittorina Sambri, la prima donna campionessa d’Italia di motociclismo, lesbica.