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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 01 MAGGIO 2024

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Fondazione Campanella, Nesci (M5s) interroga governo su cassa integrazione e piano rilancio "Sulla vicenda della Campanella deve esserci massima chiarezza, perché c'è stata forte speculazione politica e permane, purtroppo, tanta confusione"

Fondazione Campanella, Nesci (M5s) interroga governo su cassa integrazione e piano rilancio "Sulla vicenda della Campanella deve esserci massima chiarezza, perché c'è stata forte speculazione politica e permane, purtroppo, tanta confusione"
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«Il ministro del Lavoro dica subito se esistono le risorse per la cassa integrazione dei lavoratori della Fondazione Tommaso Campanella». Lo chiede la deputata M5s Dalila Nesci in una nuova interrogazione parlamentare, rivolta anche al presidente del Consiglio e ai ministri di Salute ed Economia.

«Sulla vicenda della Campanella – continua la deputata Cinque stelle – deve esserci massima chiarezza, perché c’è stata forte speculazione politica e permane, purtroppo, tanta confusione».

Nell’interrogazione, la parlamentare M5s ha chiesto immediati chiarimenti sul piano di rilancio del polo oncologico di Catanzaro che, stando a cronache recenti, avrebbe redatto il subcommissario per il Rientro, Andrea Urbani. A riguardo, la parlamentare M5s evidenzia: «Un conto è la mission oncologica della Campanella, che rimane. Altro, invece, sono i reparti improvvidamente concordati nel 2005 dalla politica e dall’Università di Catanzaro, che hanno determinato i circa 180 esuberi di oggi. Dunque, il ministro della Salute spieghi su quale progetto di rilancio starebbe lavorando il subcommissario Urbani, mentre il ministro dell’Economia indichi quali siano, all’occorrenza, le risorse utilizzabili. Ricordo che i Ministeri di Salute ed Economia puntualizzarono più volte, al Tavolo Massicci, che per la Campanella non poteva essere intaccato il Fondo sanitario regionale».

Nesci conclude: «La politica ha il dovere della verità, se intende servire la Calabria. Non sono più permesse illusioni e bugie a danno di pazienti e lavoratori della sanità».