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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 11 DICEMBRE 2024

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Fondazione Campanella bloccata dall’ultimo consiglio dei ministri Berlusconi

Fondazione Campanella bloccata dall’ultimo consiglio dei ministri Berlusconi

| Il 22, Nov 2011

Giordano(Idv), con cui si intendeva trasformare la Fondazione Tommaso Campanella in Ente pubblico

Fondazione Campanella bloccata dall’ultimo consiglio dei ministri Berlusconi

Giordano(Idv), con cui si intendeva trasformare la Fondazione Tommaso Campanella in Ente pubblico

 

 

CATANZARO – “L’altolà dato alla legge regionale, nell’ultimo Consiglio dei ministri presieduto da Berlusconi,  con cui si intendeva trasformare la Fondazione Tommaso Campanella in Ente pubblico, non può passare inosservato”.  Lo sostiene il consigliere regionale di Idv   Giuseppe Giordano. Ad avviso di Giordano, “Si ha l’impressione che in Calabria pochi si rendano  conto della gravità in cui versa il  sistema sanitario  e  del terremoto politico-istituzionale in atto nel Paese che non consente più furbizie e  proclami”.   “La Fondazione Campanella  – chiarisce Giordano –  è l’emblema di una politica fallimentare  che, nonostante gli  impegni assunti con lo Stato per rientrare da un debito enorme,  intenderebbe seguitare con le vecchie consuetudini clientelari finanziate con risorse pubbliche. Il  pressappochismo che si registra sulla Fondazione Campanella,  considerata dalla politica di oggi e di ieri alla stregua di un carrozzone privato foraggiato con risorse pubbliche, come ha fatto sapere a tutti gli italiani ‘Report’,  la trasmissione   della Gabanelli su Rai3,    testimonia che sulla sanità  non si è cambiato passo né registro.  Idv – ricorda Giordano –   è stato il solo partito in Consiglio regionale  a votare contro una legge regionale   platealmente anticostituzionale. Una legge che mirava    a dare continuità ad una mostruosità giuridica che,  nata all’epoca della Giunta  regionale presieduta da Chiaravalloti  si è  consolidata nella scorsa legislatura, nonché a prendere in giro i dipendenti. Questo modo di utilizzare  le leggi regionali,  per  tamponare richieste legittime di occupazione ma  con modalità  della cui illegittimità  si ha piena  consapevolezza,  acuisce  la sfiducia dei cittadini nelle Istituzioni. La politica  calabrese – conclude il consigliere regionale di Idv –  faccia autocritica, se vuole riscattarsi. Ed inizi ad affrontare le questioni sul tappeto con progetti affidabili e leggi ossequiose della Costituzione. Non c’è più tempo per scorciatoie  e prima si inizia a costruire percorsi legali ed economicamente  sostenibili, meglio è per tutti”