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TAURIANOVA (RC), SABATO 27 APRILE 2024

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Finmeccanica, Imbalzano: “Non demonizzare Ansaldo Breda”

“Respingiamo, con i sindacati e i lavoratori occupati l’idea da tempo coltivata di gestire solo settori ampiamente redditizi, con il concreto rischio di ridimensionare anche sul piano occupazionale, un settore, quello ferroviario, che per un grande Paese come l’Italia deve continuare a rimanere strategico”

Finmeccanica, Imbalzano: “Non demonizzare Ansaldo Breda”

“Respingiamo, con i sindacati e i lavoratori occupati l’idea da tempo coltivata di gestire solo settori ampiamente redditizi, con il concreto rischio di ridimensionare anche sul piano occupazionale, un settore, quello ferroviario, che per un grande Paese come l’Italia deve continuare a rimanere strategico”

 

 

REGGIO CALABRIA – “L’altalena borsistica in questi giorni del titolo Finmeccanica, all’indomani della presentazione dei conti del gruppo al 30 settembre, non può costituire un alibi per indurre l’Ad Alessandro Pansa a demonizzare ulteriormente Ansaldo Breda, con tutte le dichiarate e nefaste conseguenze per i quattro stabilimenti di Pistoia, Reggio Calabria, Napoli e Palermo”. È quanto afferma il presidente della Commissione “Bilancio, Attività Produttive e Fondi Comunitari” del Consiglio regionale, Candeloro Imbalzano, che rinnova “l’attenzione con la quale da sempre ha seguito le vicende dello stabilimento ex Omeca di Reggio Calabria”. “Vogliamo capire – aggiunge – cosa intende lo stesso top manager quando dichiara ai quattro venti che occorre un’immediata ‘radicale riconfigurazione’ di qualche assetto – in questo caso evidentemente Ansaldo Breda – se non per migliorare solo la redditività della galassia Finmeccanica che, ricordiamo, ancorchè quotata a Piazza Affari, rimane ancora in buona parte e significativamente in mani pubbliche. Né il destino di 2800 dipendenti, oltre l’indotto, può essere considerato un problema di ordinaria amministrazione, un ramo secco di cui occorre liberarsi, comunque, al più presto. Peraltro, riteniamo singolare l’intenzione di vendere alcune aziende Ansaldo – ci riferiamo a Ansaldo Sts e Ansaldo Energia – solo per fare cassa. Se il top management ritiene che il ‘core business’ di Finmeccanica sia rappresentato dai settori dell’aeronautica e della difesa, allora la logica industriale impone di cedere ad una holding di nuova costituzione la maggioranza azionaria di Ansaldo Sts, Ansaldo energia e Ansaldo Breda, previa depurazione dei debiti di quest’ultima società, garantendo al Paese una significativa presenza nell’industria manifatturiera”. “Respingiamo, con i sindacati e i lavoratori occupati – aggiunge Imbalzano – l’idea da tempo coltivata di gestire solo settori ampiamente redditizi, con il concreto rischio di ridimensionare anche sul piano occupazionale, un settore, quello ferroviario, che per un grande Paese come l’Italia deve continuare a rimanere strategico. Per questo, invitiamo le deputazioni parlamentari calabresi, nonché quella europea ad assumere sinergiche e forti iniziative nelle rispettive Istituzioni, mirate a contrastare efficacemente la ventilata vendita di Ansaldo Energia al Fondo strategico di Cassa depositi e Prestiti, il cui effetto sarebbe sicuramente devastante nel medio periodo per Ansaldo Breda e quindi per le 500 famiglie dello stabilimento ex Omeca di Reggio Calabria”. “Sotto questo profilo – conclude – occorre dare forza e immediata continuità, intanto a livello nazionale, alle ripetute iniziative già assunte dalla Commissione ‘Bilancio, Attività Produttive, Programmazione Economica e Fondi Comunitari’ del Consiglio regionale da noi presieduta ed alle positive prese di posizione dello stesso Presidente della Giunta Giuseppe Scopelliti, che di recente ha incontrato il presidente di Finmeccanica prefetto Di Gennaro. Nessuno può neanche immaginare, in una fase così difficile per la città, di poterla ulteriormente e colpevolmente penalizzare mettendo a rischio uno dei suoi storici baluardi. Per questo, condividiamo totalmente l’idea di tutto il sindacato provinciale di voler considerare lo stabilimento ex-Omeca reggino-, il vessillo da cui, già nel corso dell’imminente sciopero generale di quattro ore, deve ripartire il progetto di rinascita di questa città”.