Federfarma risponde ai medici di medicina generale (FIMMG e SIM) ed all’Aft: “Orgogliosi di collaborare con la Regione Calabria per la salute della collettività”
Federfarma risponde ai medici di medicina generale (FIMMG e SIM) ed all’Aft: “Orgogliosi di collaborare con la Regione Calabria per la salute della collettività”
CATANZARO – 23 LUGLIO – In riferimento alle dichiarazioni rilasciate dai coordinatori della FIMMG e della SMI Federfarma Calabria rileva che le prestazioni di telemedicina citate rientrano nella normativa sulla farmacia dei servizi, prevista dal D. Lgs. n. 153 del 2009.
“Oggi la Farmacia garantisce, anche sulla base del quadro normativo di riferimento che ha ampliato le previsioni del D. Lgs. n. 153/2009 in tema di farmacia dei servizi le seguenti prestazioni: Dispensazione assistita del farmaco, consultazione e farmacovigilanza; Esecuzione di test diagnostici e vaccinazioni; Screening di prevenzione; Diagnostica strumentale (ECG, holter pressorio, holter cardiaco, spirometria, etc); Servizi di Front Office (CUP, etc.) – si legge nella nota di Federdarma Calabria -. Tali attività, insieme alla potenzialità delle farmacie in termini di strutture, dotazioni tecnologiche, livello di digitalizzazione ed effettuazione di nuovi servizi, portano ad eleggere la farmacia come uno dei pilastri della ristrutturazione dell’assistenza di prossimità orientata verso un nuovo modello di SSN, incentrato sul territorio e sulle reti di assistenza socio-sanitaria”.
“Non c’è quindi nessuna trasformazione del farmacista in medico specialista, in quanto la norma esiste dal 2009 e in tutti i casi i servizi come ECG e holter sono refertati da specialisti medici associati a piattaforme accreditate, al contrario di quanto si vuol far pensare. Per cui non c’è nessun mutamento nelle attribuzioni professionali né, tantomeno, alcuna forma di abuso di esercizio della professione. Oggi i servizi di telemedicina sono disponibili in oltre 7.000 farmacie e spesso hanno consentito di salvare vite umane, anche nelle aree più interne del Paese, lontane dalle strutture sanitarie pubbliche – si legge ancora nella nota -. Federfarma Calabria non ha mai chiesto alcuna forma di esclusiva, né ha mai preteso che le farmacie individuassero i pazienti per i quali è necessario effettuare un ECG. Ciò esclude ogni conflitto d’interesse. Stupisce che dei professionisti qualificati facciano affermazioni completamente prive di aderenza alla realtà”.
“Non ci saremmo mai aspettati che riconosciuti professionisti sanitari si esponessero con tali affermazioni privi di ogni fondamento, visto che le farmacie – che, ricordo, si sono distinte dapprima per aver contribuito grandemente al tracciamento dei contagi erogando tra il 70 e l’80% di tamponi anti-Covid e poi per aver partecipato in maniera massiccia alla campagna vaccinale. Così come si sono messe a disposizione stampando un numero rilevante di green pass – affermano il presidente di Federfarma Calabria Vincenzo Defilippo ed il Segretario Regionale Alfonso Misasi -. Stiamo lavorando con orgoglio insieme a tutti i professionisti al rafforzamento della rete assistenziale territoriale, grazie all’interconnessione digitale, per la tutela della salute dei cittadini”.
“Le linee di indirizzo nazionali sulla telemedicina, pubblicate dal Ministero della Salute (Decreto del 16 dicembre 2010 e pubblicato n. 57 del 10 marzo 2011) all’ articolo 3 richiamano la farmacia come possibile player proprio perché, per le caratteristiche già riconosciute dal legislatore, è in grado di garantire l’equità di accesso all’assistenza sanitaria, agevolando le prestazioni sul territorio e nelle aree remote, evitando così i trasferimenti; la continuità delle cure, direttamente al domicilio del paziente; l’efficacia, l’efficienza, l’appropriatezza, permettendo lo scambio di informazioni tra professionisti e il monitoraggio delle terapie, nonché contribuendo a diminuire i tempi di attesa”, conclude la nota di Federfarma Calabria.