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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

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Fapi: “Incentivare l’agricoltura sociale” "Terreni fino ad oggi inutilizzati darebbero vita ad aziende agricole, agriasili e fattorie per dare occupazione a persone in difficoltà, portatori di handicap, ex detenuti"

Fapi: “Incentivare l’agricoltura sociale” "Terreni fino ad oggi inutilizzati darebbero vita ad aziende agricole, agriasili e fattorie per dare occupazione a persone in difficoltà, portatori di handicap, ex detenuti"
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Una novità assoluta in Calabria, e che in Italia vanta gia importanti
esperienze in diverse regioni. L’agricoltura sociale sta sempre più
prendendo piede, sotto la spinta di una società che cambia, e la
Federazione agricoltori piccole imprese della Calabria rilancia questa
opportunità. “Proviamo a pensare cosa significherebbe intraprendere
l’innovativa strada dell’agricoltura sociale in Calabria. Terreni fino ad
oggi inutilizzati darebbero vita ad aziende agricole, agriasili e fattorie
per dare occupazione a persone in difficoltà, portatori di handicap, ex
detenuti. Un progetto fortemente sostenuto dalla Federazione Agricoltori
piccole imprese Calabria e per il quale daremo sin da ora il nostro
sostegno alla Regione Calabria che, attraverso il consigliere regionale
Mauro D’Acri, ha previsto specifici interventi nella nuova programmazione
regionale del Psr” – spiega il coordinatore regionale Fapi Cristian
Vocaturi.
In Italia, L’esperienza dell’agricoltura sociale cinque anni fa contava
circa 500 aziende agricole. In calabria, ad oggi, l’agricoltura sociale è
quasi inesistente: le esperienze si contano sulle dita di una mano, mentre
in regioni come la Sicilia, per esempio, si contano oltre 70 imprese
agricole gestite da ex detenuti, associazioni no profit e istituti
penitenziari (dati Rete Rurale Nazionale). “L’agricoltura sociale si può
considerare un nuovo modello di sviluppo a forte carattere etico. Un
approccio all’agricoltura responsabile che, oltre a produrre beni
agro-alimentari, svolge un’attività sociale attraverso l’inserimento
lavorativo in azienda o il recupero terapeutico di soggetti socialmente
deboli e svantaggiati. Una nuova frontiera dell’agricoltura,
multifunzionale ed ecosostenibile, insomma. Solo nel territorio della
sibaritide, a forte vocazione agricola e con un alto tasso di
disoccupazione, dove insistono ampi terreni non coltivati o abbandonati, si
potrebbe dare una opportunità di inserimento a decine di persone in
situazioni difficoltà. Non solo, si potrebbero mettere in atto attività di
inclusione e servizi educativi, terapeutici e riabilitativi, sino ai
servizi per gli anziani e per l’infanzia in età prescolare”.
“Come Fapi Calabria – conclude Cristian Vocaturi – ci auguriamo una
proficua sinergia tra ambiente rurale ed urbano attraverso partenariati
pubblico/privati e per questo ci faremo promotori, nel territorio di
Cassano e della Sibaritide di incontri concreti in questa direzione che
coinvolgano la Regione Calabria, gli Enti locali e le Diocesi”.

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