Fabbrica Italia Pomigliano: operai al lavoro anche di notte
redazione | Il 04, Ott 2012
Slai Cobas: “La Newco di Marchionne avvia il terzo turno lavorativo (quello di notte) ma solo per ripassare al setaccio e rilavorare la produzione. 20.000 le vetture da recuparare”
Fabbrica Italia Pomigliano: operai al lavoro anche di notte
Slai Cobas: “La Newco di Marchionne avvia il terzo turno lavorativo (quello di notte) ma solo per ripassare al setaccio e rilavorare la produzione. 20.000 le vetture da recuparare”
Riceviamo e pubblichiamo:
E’ questa la “fabbrica Modello” (la newco di Fabbrica Italia)! Quella barattata dai sindacati confederali a
spesa dei diritti e delle tutele dei lavoratori che sono oggi tutti con la prospettiva di cassa integrazione e
sotto salario di lunga durata nonché a rischio-licenziamento. Con loro altre migliaia di addetti all’indotto.
• 9.000 “nuove” Panda recuperate lo corso agosto per problemi alla ‘plancia-cruscotto’ (da
sostituire)
• Dalle 10.000 alle 12.000 vetture in recupero da ieri sera per difetti di verniciatura (bollature)
su parafanghi e paraurti posteriori da “rappezzare”
20.000 vetture (considerato una produzione reale di 300 vetture a turno sui due turni: quelli mattutino e
pomeridiano) equivalgono a 33 giorni netti lavorativi : quindi, considerato le scorse ferie di agosto e le
4 settimane di fermo impianti per cassa integrazione ad oggi attuate dall’azienda, ci troviamo di fronte
all’inquietante costatazione che l’equivalente di tutta la produzione degli ultimi tre mesi
“abbondanti”, a calendario, viene oggi viene lavorata due volte.
Ed ecco come in FIP (Fabbrica Italia Pomigliano) Marchionne ha finalmente applicato, da ieri sera, i tre turni
lavorativi (incluso il turno di notte) previsti dall’accordo del giugno 2010: si tratta di 7 operai di FIP – per
ognuno dei tre turni – addetti ai box di recupero verniciatura del reparto Finizione. A loro sono affiancati 5 addetti
della Novafero, azienda terziarizzata con compito di “presa in carico e movimentazione” per l’avvio alla
commercializzazione delle vetture. Il tutto mentre l’intera fabbrica è ancora in “cassa” (con la previsione del
dimezzamento produttivo a lungo termine della già minimale produzione di Panda) di altre due settimane tra
ottobre e novembre già comunicate e la facile previsione di lunghi periodi di cigs in dicembre e nel 2013. fino a
quando non terminerà la crisi economica… come ha affermato Marchionne guardandosi bene dal “dare la data”.
Ben magro il risultato ad oggi di Fabbrica Italia a fronte delle dichiarazioni in “pompa magna” millantate da
Marchionne nell’accordo di Pomigliano (e poi di quello successivo di Mirafiori): le 280.000 “nuove” Panda restano
una ‘palla’ come una farsa restano i famosi 20 miliardi di euro di investimenti in Italia. Ma c’è ancora qualcuno che
ci crede…!?
Slai cobas Fiat Alfa Romeo e terziarizzate