Nel 1982, l’allora consigliere comunale di Paola fu colpito dal vortice della violenza mafiosa

Ernesto Magorno si esprime sul ritrovamento dei resti di Pompeo Panaro

Nel 1982, l’allora consigliere comunale di Paola fu colpito dal vortice della violenza mafiosa

“L’esito del test del DNA, che conferma che quelli ritrovati nel cimitero di Paola sono i resti di Pompeo Panaro, rappresenta una notizia molto importante, che consentirà di dare degna sepoltura all’esponente politico paolano premiando l’impegno chi si sta battendo con tenacia e coraggio, a cominciare dal figlio Paolo, affinché sia fatta piena giustizia sul caso”. Dice il deputato Ernesto Magorno che ha portato il caso Panaro all’attenzione della Camera dei Deputati, con una interrogazione parlamentare e che segue da tempo l’esito della vicenda del consigliere comunale di Paola che, il 28 luglio del 1982, fu vittima della “lupara bianca”. “Desidero esprimere il mio plauso alla DDA e a tutte le autorità inquirenti che stanno seguendo le indagini per lo straordinario e paziente lavoro svolto in questi mesi, su di un caso particolarmente complesso, che riguarda fatti avvenuti più di trent’anni fa. Desidero altresì ringraziare il Sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri, che, anche attraverso la sua presenza in Calabria nei mesi scorsi, ha dimostrato attenzione e sensibilità per il caso Panaro e ha confermato , a nome del Governo, l’intenzione di voler portare avanti un’operazione verità sul caso Panaro. Il mio auspicio è che da questa ulteriore svolta si possa presto giungere ad assicurare alla legge i responsabili della morte di Pompeo Panaro, rendendo giustizia ai suoi familiari e dando un segnale straordinario a tutti coloro che si battono senza paura contro la ‘ndrangheta e contro tutte le mafie”.