Enoteche regionali: le obiezioni di De Masi (Idv)
redazione | Il 03, Feb 2011
“Ho cominciato io alla provincia”
Enoteche regionali: le obiezioni di De Masi (Idv)
“Ho cominciato io alla provincia”
Il capogruppo dellItalia dei valori in Consiglio regionale Emilio De Masi non ci sta. Le dichiarazioni di esponenti politici locali successive allapprovazione della legge che istituisce le Enoteche regionali non rispecchiano a suo giudizio la realtà degli eventi. «In primo luogo secondo De Masi occorre ricordare, non per mera rivendicazione di primogenitura, che lideazione di questa importante iniziativa prese le mosse, alcuni anni addietro quando rivestivo il ruolo di vicepresidente della Provincia. Si avviò una concertazione fruttuosa con ogni soggetto istituzionale titolato nel settore vitivinicolo e gli enti locali ed associativi». Lesponente dellIdv continua: «Il processo progettuale proseguì nel corso della precedente legislatura regionale ma senza un definitivo approdo, malgrado gli sforzi dellallora assessore Sulla e quelli dellon. Pacenza. La circostanza conferma, una volta di più, la persistenza di una debolezza politica del nostro territorio accentuata o comunque determinata, in particolare, dalla egoistica egemonia delle province con maggiore consistenza demografica e territoriale». Per Emilio De Masi anche nellattuale tornata istituzionale si è corso il rischio di sperimentarne le conseguenze, con lo snaturamento della sua proposta che prevedeva lattribuzione di tutte le prerogative funzionali allunica sede naturalmente individuata nel Cirotano. «La proposta iniziale della Giunta Scopelliti precisa De Masi infatti si limitava ad accreditare il nostro territorio dellunica funzione di centro storico privato della facoltà della ricerca e dellinnovazione tecnologica cui è in definitiva connesso il valore complessivo dellIstituzione». Il capogruppo dellIdv sostiene che qualche collega di maggioranza si era affrettato a celebrare come un successo per il Crotonese la determinazione della Giunta, rispetto alla quale ricorda di avere sollevato soprattutto in Commissione le nostre risentite obiezioni. «Per fortuna puntualizza De Masi la sensibilità dellon. Dattolo ha contribuito alla realizzazione di un compromesso che, al di là della contraddittorietà personalmente rilevata durante il dibattito consiliare, quanto meno riaccredita funzionalmente lEnoteca, nella sua sede cirotana, di prerogative essenziali». Lesponente dellItalia dei valori ricava dalla vicenda una sorta di morale politica che così riassume: «Lumiltà dovrebbe caratterizzare ogni nostro proposito, eludendo la tentazione tutta istintiva, di assecondare le posizioni politiche assunte dalla propria parte e, in secondo luogo, la coesione della rappresentanza istituzionale della nostra realtà, come reiteratamente affermato, costituisce premessa irrinunciabile per il perseguimento di obiettivi dal valore strategico per la nostra provincia». In sostanza, lesito di tutta questa vicenda sarebbe stato conseguito prima e meglio, secondo De Masi, se sin dallinizio i consiglieri regionali avessero condiviso lobbligatorietà di pervenirvi mediante lemanazione di una apposita legge e se le ragioni del territorio fossero prevalse più nettamente rispetto ai calcoli Emilio De Masi per cosi dire politici.
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