Ennesimo furto (digitale) di dati: rubate oltre 18 milioni indirizzi mail e password in Germania
Giovanni D'agata | Il 04, Apr 2014
Alcuni consigli dell’autorità tedesca per la sicurezza informatica per evitare di vedersi rubati i dati
Ennesimo furto (digitale) di dati: rubate oltre 18 milioni indirizzi mail e password in Germania
Alcuni consigli dell’autorità tedesca per la sicurezza informatica per evitare di vedersi rubati i dati
La procura tedesca di Verden sta indagando sul furto di oltre 18 milioni di indirizzi mail con relative password, finora il caso più grande di sottrazione di dati personali digitali mai avvenuto in Germania. Si tratterebbe dell’ennesimo furto (digitale) su larga scala di dati negli ultimi mesi.Lo ha reso noto il sito del settimanale Spiegel, specificando che al momento non è possibile stabilire quanti di questi indirizzi siano di utenti tedeschi o stranieri, e di quali Paesi. Secondo gli investigatori si può stimare che almeno tre milioni di dati provengano da utenze tedesche, mentre non ci sono dati per altri Paesi. A differenza di altri furti di dati, gli indirizzi mail e le password in questione, stando alle indagini, sono attivi e venivano utilizzati per scopi criminali, tra cui l’invio di spam. Si tratta del secondo grande caso scoperto dai quattro procuratori di Verden specializzati in criminalità informatica. Solo pochi mesi fa era venuto alla luce il furto di 16 milioni di indirizzi mail e password. Gli utenti di Internet sono diventati ancora una volta vittime di furti di identità. L’accesso di milioni di account di posta elettronica sono stati rubati e ora potrebbero anche essere usati abusivamente per i social network. L’Ufficio federale per la Sicurezza Informatica (BSI) ha immediatamente consigliato di eliminare assolutamente i malware dai computer e modificare le proprie password. Secondo al BSI, i truffatori potrebbero accedere ai dati non solo degli account di posta elettronica, ma anche di altri account, come quelli dei social network o dei negozi online, se si utilizzano le stesse credenziali, come sovente accade.
Tra i consigli riportati che Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ritiene utile comunicare anche nel nostro Paese, vi sono una serie di suggerimenti importanti.
Cambiare le password per la posta elettronica, Facebook, Amazon & Co. Peraltro, tutte le password per i servizi on-line dovrebbe essere cambiate – sia per le e-mail, social network come Facebook, negozi online come Amazon o altre offerte. I malfattori potrebbero utilizzare il malware per spiare e carpire tutti questi dati.
La BSI sul suo sito web fornisce anche suggerimenti per la creazione di password il più sicure possibile. Gli esperti ritengono che gli hacker hanno catturato i dati utilizzando le cosiddette botnet e malware. Prima di cambiare le password rubate sui pc infetti devono essere prima eliminati i virus e i software dannosi. Nel caso contrario, può accadere che i nuovi codici di accesso possono essere nuovamente carpiti ed utilizzati.
Per la pulizia del computer, la BSI raccomanda PC-Cleaner della Avira. Secondo il BSI, le nuove password devono essere di almeno otto caratteri, e oltre a lettere minuscole e maiuscole devono contenere anche caratteri speciali e numeri.
I migliori codici di accesso sono termini che non si trovano nei dizionari, e non sono composti da sole sequenze numeriche come “123456” o da modelli di tastiera come “qwerty”.
Invece, gli esperti raccomandano una serie apparentemente casuale che gli utenti ricordare mnemonicamente.