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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 07 MAGGIO 2024

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Enna, cani affamati per le vie della città L’Associazione Alphadog dichiara che per risolvere il problema randagismo è necessaria una svolta radicale in senso culturale

Enna, cani affamati per le vie della città L’Associazione Alphadog dichiara che per risolvere il problema randagismo è necessaria una svolta radicale in senso culturale
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di Roberta Strano

In questi ultimi giorni, ma il problema non è affatto nuovo, ad Enna, molti cittadini hanno sollevato la “questione randagismo”, dilagante nelle vie della città: pare infatti che  branchi di cani affamati si aggirino anche in mattinata o prima di sera nella zona del centro storico, aggredendo i passanti, ultimamente anche un Vigile del Fuoco, che ha denunziato i fatti.

Il sindaco e il vice sindaco, ai quali sono giunte le segnalazioni, affermano che il fenomeno sia sotto controllo, quasi a volerlo smentire.

“Per risolvere il problema del randagismo dei cani è necessaria una svolta radicale in senso culturale su come affrontare il fenomeno” afferma la presidente dell’associazione Animalista Alphadog Cinzia Kazandijan. “Oggi le associazioni animaliste come la nostra non riescono a programmare insieme all’amministrazione comunale delle azioni in sinergia per la risoluzione del problema perché sono sempre costretti a rincorrere l’emergenza e che riguarda in particolare l’abbandono di cani cuccioli o ammalati. Infatti il vero problema del randagismo è quello di cercare di debellare la cultura dell’abbandono.

Il Comune ha dato il segnale di essere attento, lavorando sulla convenzione con il canile per l’abbattimento della tassa sui rifiuti a chi adotta un cane. Proprio qualche giorno fa abbiamo incontrato l’assessore Cappa che ci ha rinnovato il suo sostegno, stiamo così ragionando su come agire considerato l’esigua disponibilità economica”.

Alcun mesi fa dei cittadini, senza alcuno scrupolo e senso civico  hanno tentato di risolvere il problema avvelenando cani randagi e non della città e delle campagne limitrofe.

“Il problema persiste ancora come potevamo bene aspettarci. Così in un momento in cui mancano le risorse è occasione per ripensare ad alcuni valori e comprendere come vogliamo rapportarci non solo agli animali, ma anche agli altri (per esempio la maggior parte dei nostri randagi viene adottata in nord d’Italia) decidendo che tipo di comunità cittadina essere” conclude la presidente.