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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 12 DICEMBRE 2024

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Elezioni regionali, Pd Cosenza: “Mario Oliverio più idoneo a guidare la Regione”

| Il 16, Ago 2014

“Ha dimostrato, nell’esercizio della funzione di Presidente della Provincia di Cosenza, competenza, particolare attenzione al rispetto della legalità dell’azione amministrativa, capacità di costruire una consolidata consuetudine di rapporti con tutti i Comuni della Provincia, per i quali ha costituito un valido referente, e per i quali ha sempre mostrato apertura e disponibilità”

Elezioni regionali, Pd Cosenza: “Mario Oliverio più idoneo a guidare la Regione”

“Ha dimostrato, nell’esercizio della funzione di Presidente della Provincia di Cosenza, competenza, particolare attenzione al rispetto della legalità dell’azione amministrativa, capacità di costruire una consolidata consuetudine di rapporti con tutti i Comuni della Provincia, per i quali ha costituito un valido referente, e per i quali ha sempre mostrato apertura e disponibilità”

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

I dadi sono tratti. I candidati del Partito Democratico alle primarie per la scelta dell’aspirante Presidente della Regione Calabria saranno Mario Oliverio e Gianluca Callipo.
Prima facie, ad una valutazione superficiale e frettolosa dello scenario che si è venuto profilando, sembrerebbe proporsi lo schema dell’eterno conflitto tra conservazione ed innovazione. Secondo questa facile e semplicistica lettura interpretativa, Mario Oliverio, rappresentando la classica figura del politico “di lungo corso”, apparirebbe disfunzionale ontologicamente alle diffuse istanze di rinnovamento del Partito e della Politica in generale, per una serie di ragioni: per l’età anagrafica, per l'”anzianità di servizio”, per l’incardinamento a pieno titolo nei quadri del c.d. apparato, per l’adesione a logiche e a stilemi comportamentali consumati. Gianluca Callipo, viceversa, sembra avere lo stesso “physique du rôle” della filosofia renziana del rinnovamento, del “cambiare verso”; giovane, molto giovane, sostenitore dell’attuale Presidente del Consiglio sin dalla prima ora, intende porsi quale fattore di radicale rottura e discontinuità con il passato, incarnando la richiesta di volti nuovi e di freschezza – perdonatemi il sostantivo abusato – da cui è pervasa un’opinione pubblica stanca e sfiduciata.
Questa contrapposizione dicotomica, manichea tra il vecchio ed il nuovo, tra la palude e la freschezza, tra le forze oscure della conservazione e le spinte salvifiche del rinnovamento, rischia di mostrare, alla prova dei fatti, al vaglio del contatto con la realtà, tutta la sua illusorietà.
Non si può sottacere, sotto questo profilo, che la candidatura di Callipo, al pari di quella di Oliverio, è sostenuta anch’essa da una parte altrettanto importante del vecchio apparato. Da questo punto di vista, è concreto ed effettivo il rischio che la candidatura di Callipo sia utilizzata come mero specchietto per le allodole per assecondare la pressante richiesta di rinnovamento a meri fini di consenso elettorale.
Ma un ragazzo di trentadue anni, con alle spalle inevitabilmente una limitata esperienza politico-amministrativa – Assessore di una Provincia appena nata e Sindaco di un piccolo paese – è adeguato per governare una Regione difficile e complessa quale la Calabria? Basterà la sua figura giovane e pulita per riformare un ceto politico che difficilmente si farà mettere da parte, anche perché è ancora protagonista assoluto pure in questo frangente? Sarà capace, tra l’altro, Gianluca Callipo di non farsi fagocitare dalle fauci della potente e scafata burocrazia regionale?
Mario Oliverio, dal canto suo, ricopre ininterrottamente cariche pubbliche da oltre trentacinque anni, è una personalità sicuramente avvezza alle logiche di una certa politica, ma può vantare dalla sua parte, proprio per questo, una indiscutibile esperienza amministrativa e di governo e una più approfondita conoscenza delle dinamiche della macchina burocratica. D’altro canto, nonostante abbia ricoperto incarichi di assoluta responsabilità per un lasso di tempo pluridecennale, non è stato mai lambito da attenzioni giudiziarie e questa circostanza – che dovrebbe costituire un prerequisito per chi riveste un ruolo pubblico – è, di per sé, di questi tempi, una nota di merito.
Per queste considerazioni, la candidatura di Oliverio, appare maggiormente funzionale a garantire una guida autorevole alla Calabria, per le capacità di buon governo e di efficace gestione amministrativa dimostrate sul campo. E’ evidente che la sua esperienza, che costituisce sicuramente un valore aggiunto, non può andare disgiunta dalla necessità impellente di accompagnare e di assecondare processi di ricambio della classe dirigente e di un rinnovamento radicale e profondo del modo stesso di intendere la politica.
Sotto questo profilo, sarà dirimente la composizione delle liste a sostegno del candidato Presidente, che – dal nostro punto di vista – dovranno essere formate sulla base di criteri oggettivi che tengano conto di alcuni requisiti imprescindibili. Innanzitutto la Moralità, in quanto, per restituire dignità e credibilità alla Politica, coloro che aspirino a ricoprire una carica pubblica e a rappresentare la propria comunità devono essere immuni da qualsivoglia ombra sulla propria onestà e sulla correttezza della propria condotta pubblica e privata. Necessario è, altresì, il rinnovamento della rappresentanza, con una corposa presenza di candidati “per la prima volta”, per dare linfa vitale a strutture sclerotizzate e asfittiche. I candidati dovranno provenire non solo dai quadri del partito, tenendo conto delle diverse componenti dello stesso in modo che siano rappresentate tutte le sensibilità, ma anche dalla c.d. società civile, dal mondo delle professioni, e in particolare dalla galassia dell’associazionismo, che ha svolto una preziosa funzione di supplenza quale attore sociale a fronte della latitanza e della carenza di incisività della Politica. E’ fondamentale che tutti i territori siano adeguatamente rappresentati per una più efficace tutela della proprie istanze e bisogni. Sono imprescindibili, inoltre, anche competenza e qualità umane. Oltre alle competenze strettamente tecniche, è necessario che il futuro consigliere regionale abbia capacità di ascolto, interpretazione del proprio ruolo quale responsabilità e servizio e non come mero esercizio di una posizione di potere, dedizione alla causa e spirito di sacrificio e abnegazione.
Partendo da queste premesse e garantendo queste condizioni, Mario Oliverio ci appare, nelle condizioni date, come la figura più idonea, per la sua autorevolezza, a porre mano alla disastrata situazione calabrese, dopo anni di malgoverno. Ha dimostrato, nell’esercizio della funzione di Presidente della Provincia di Cosenza, competenza, particolare attenzione al rispetto della legalità dell’azione amministrativa, capacità di costruire una consolidata consuetudine di rapporti con tutti i Comuni della Provincia, per i quali ha costituito un valido referente, e per i quali – a quanto risulta – ha sempre mostrato apertura e disponibilità. La speranza è che si possa trasferire alla Regione Calabria le prassi di buon governo concretamente sperimentate nella Provincia di Cosenza, per garantire alla nostra Regione, relegata sempre di più in una desolante condizione di arretratezza e di marginalità periferica, un cambio di passo senza pericolosi salti nel buio.
Battista Maulicino – componente Assembea Regionale e Direzione Regionale PD
Girolamo Pungitore – componente Assembea Regionale e Direzione Regionale PD
Andrea Petta – componente Assembea Regionale PD
Giuseppe Santelli – componente Assembea Regionale PD
Maurizio Caligiuri – componente Assembea Regionale PD
Peppe De Vuono – componente Direzione Provinciale PD
Antonio Stabile – componente Direzione Provinciale PD