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TAURIANOVA (RC), VENERDì 13 DICEMBRE 2024

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Egidio Ventura omaggia Thelonious Monk Il primo scopo è quello di rielaborare il songbook di uno dei più grandi ed influenti compositori della storia del jazz

Egidio Ventura omaggia Thelonious Monk Il primo scopo è quello di rielaborare il songbook di uno dei più grandi  ed influenti compositori della storia del jazz
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Nella rivisitazione del Pianista Egidio Ventura e del Sassofonista Flavio Nicotera, Monk simboleggia tutta la storia del jazz, una musica sempre in equilibrio fra tradizione e futuro, rappresenta quello che significa oggi suonare jazz, ovvero, avere un piede nella tradizione e saper guardare lontano. E così il grande compositore e improvvisatore statunitense diventa per il Duo Ventura/Nicotera il pretesto, il punto di partenza per esplorare il proprio mondo espressivo, lo specchio dove riflettere e ritrovare le radici dello stile e delle motivazioni interpretative. La costante ricerca di Ventura/Nicotera di un linguaggio personale all’interno della tradizione jazzistica, trova nel duo una chiara rappresentazione: un pensiero musicale libero da manierismi di sorta e costantemente alla ricerca di espressioni autentiche e profonde. Musica di una caparbietà gentile, scattante e raffinata, travolgente e coerente. allo stesso tempo: il duo, inoltre, richiama la passione del pianista per le combinazioni timbriche e per le possibili polifonie vicine al jazz dei primi anni del ‘900. Monk è in grado di attraversare pentagrammi e stili con una tecnica mirabile e una devozione pianistica da operaio e filosofo. Nello stesso tempo può suonare, fumare, usare un fazzoletto per asciugarsi il sudore e segnare con “mani da rastrello” gli 88 tasti del piano. Resta su Monk un forte dubbio, perché a un certo punto l’intero suo microcosmo, quello che l’artista ha costruito accordo dopo accordo, serata dopo serata, session interminabili e lavoro durissimo, si sgretola. All’improvviso. Il pianoforte smette di esistere. Thelonious esce ed entra dalle cliniche psichiatriche. Bipolarismo è la diagnosi. Lui si mette a nanna, sotto sale, si iberna, sceglie il letargo. Via il cappello. Le dita rattrappite, la voce serrata in gola. Il distacco tra Monk e il mondo, all’inizio una fessura, diventa una voragine. Si rifugia per un decennio nella casa di Nica, a Weehawken, New Jersey. Nella stanza ha uno Steinway a coda che non tocca, il contrario di quanto era accaduto a Bud Powell che, pazzo e disperato, aveva continuato a disegnare sui muri del manicomio i tasti in bianco e nero. La musica è finita. Monk, il gran sacerdote del bebop, è una balena arenata tra le pieghe di un mare misterioso, senza onde. Un mare calmo, fetido e mortale. Un giorno disse: “Il rumore più forte del mondo è il silenzio”. Si sbagliava. Il rumore più forte del mondo è la risata di una donna, è il battito del cuore di un bambino su un’altalena, è il respiro di un gigante del jazz che prende la rincorsa, ride, tocca Dio, balla, e dopo 30 anni è ancora qui. A farci girare la testa. I concerti del Duo Ventura/Nicotera inizieranno nel mese di aprile p.v. e si protrarranno fino a dicembre 2015 una serie di appuntamenti che si terranno in Calabria,Puglia,Campania e Sicilia. Il progetto titolato “Mysterious Monk” è prodotto da Lamezia Jazz e dal Conservatorio di Musica “P.I. Tchaikovsky” di Nocera Terinese (cz)Egidio Ventura Diplomato in Pianoforte con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio di musica ” F. Cilea ” di Reggio Calabria, ha collaborato e suonato con F. Bosso, M. Giammarco, G. Munari, Orchestra Ritmico-Sinfonica della Rai di Roma,Gianni Ferrio, Bruno Canfora, Pippo Matino,Marcello Rosa, Daniele Scannapieco, Gegè Telesforo, Dom Famularo, Maurizio Urbani e tantissimi altri, partecipando a dei Seminari con Kenny Barron, John Hicks, Famoudou Don Moye, Roscoe Mitchell, Uri Caine, Jerry Bergonzi, Bob Mintzer, Danilo Rea, Giovanni Mazzarino, George Cables, Agostino Di Giorgio, Dom Famularo, Abdoulaye Sakukandè, Giorgio Rosciglione, Adama Helaje Samba, John Hicks.Flavio Nicotera diplomato in jazz, sotto la guida di Piero Cusato e clarinetto presso il Conservatorio di Vibo Valentia. Partecipa e frequenta a vari seminari di musica jazz e festival jazz, Roccella Jonica, Berchidda, Lamezia Jazz, Umbria Jazz, Festival del Peperoncino (Diamante) e Jazz & Vento. In viaggio per gli U.S.A. a New York incontra Earl V. Belcher jr. T. Sax e S. Sax,coordinatore di jam session, vi partecipa e ne rimane attratto tanto da esserne promotore e riproporla nei vari locali del lametino in collaborazione con il Lamezia Jazz. Le sue collaborazioni con: Gianni Basso; Bob Moover; Tony Castellana; Gigi Cifarelli; Romano Mussolini; Gabriele Mirabassi; Iskra Menarini; Tony Esposito; Joy Salinas; Gianluigi Trovesi; Dilu Miller; Inoltre ha partecipato a spettacoli teatrali e a programmi televisivi locali e nazionali; con Gianni Pellegrino, Jack Hirschman e Agneta Falk; Daniel Cundari in performance live al sax.