Ecco il Codice di comportamento del Pd
redazione | Il 06, Apr 2011
Il codice etico recita: “Il Partito Democratico di Reggio Calabria ed i suoi candidati alle elezioni amministrative comunali e provinciali rifiutano i voti riconducibili alla ‘ndrangheta o ad altre organizzazioni criminali”
Ecco il Codice di comportamento del Pd
Il codice etico recita: “Il Partito Democratico di Reggio Calabria ed i suoi candidati alle elezioni amministrative comunali e provinciali rifiutano i voti riconducibili alla ‘ndrangheta o ad altre organizzazioni criminali”
“Riconoscendo nella Carta Costituzionale italiana la fonte primaria della comunità politica e riconoscendo nei suoi principi il riferimento di un impegno politico al pieno servizio del bene comune e della giustizia sociale:
Il Partito Democratico di Reggio Calabria ed i suoi candidati alle elezioni amministrative comunali e provinciali rifiutano i voti riconducibili alla ‘ndrangheta o ad altre organizzazioni criminali.
I candidati del Partito Democratico al momento dell’accettazione della candidatura dovranno presentare:
- Certificato del casellario giudiziale relativo ai carichi pendenti;
- Dichiarazione dei redditi.
Inoltre sottoscriveranno un Codice di comportamento nel quale DICHIARANO, tra l’altro, di non trovarsi in alcuna delle condizioni previste dal Codice di autoregolamentazione sulle candidature deliberato dalla Commissione Parlamentare Antimafia, dal Codice di autoregolamentazione adottato dal Consiglio Regionale della Calabria e dal Codice Etico del Partito Democratico.
In particolare, il Partito Democratico si impegna a non candidare coloro nei cui confronti sia stato:
a. Emesso decreto che dispone il giudizio;
b. Emessa misura cautelare personale non annullata in sede di impugnazione;
c. Emessa sentenza di condanna, ancorché non definitiva, ovvero a seguito di patteggiamento, per un reato di mafia, di criminalità organizzata o contro la libertà personale, per un delitto per cui sia previsto l’arresto in flagranza, per sfruttamento della prostituzione, per omicidio colposo derivante dall’inosservanza della normativa in materia di sicurezza sul lavoro.
Ed ancora, il Partito Democratico si impegna a non candidare coloro nei cui confronti ricorra una delle seguenti condizioni:
a. Sia stata emessa sentenza di condanna, ancorché non definitiva ovvero a seguito di patteggiamento, per delitti di corruzione nelle diverse forme previste e di concussione;
b. Sia stata emessa sentenza di condanna definitiva, anche a seguito di patteggiamento, per reati inerenti a fatti che presentino per modalità di esecuzione o conseguenze, carattere di particolare gravità;
c. Sia stata disposta l’applicazione di misure di prevenzione personali o patrimoniali, ancorché non definitive, previste dalla legge antimafia, ovvero siano stati imposti divieti, sospensioni e decadenze ai sensi della medesima normativa.
Ove sopravvengano le condizioni sopra elencate, gli eletti dovranno rassegnare le dimissioni dal relativo incarico.
Il Partito Democratico, nel rispetto del proprio Codice Etico, si impegna a non candidare persone appartenenti ad associazioni che comportino un vincolo di segretezza, ovvero che comportino forme di mutuo sostegno, tali da porre in pericolo il rispetto dei principi di uguaglianza di fronte alla legge e di imparzialità delle pubbliche istituzioni”.
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