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TAURIANOVA (RC), SABATO 14 DICEMBRE 2024

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È morto a Reggio Calabria Gianni Palamara Ex sindaco della città, assessore regionale alla forestazione e leader del Psi reggino negli anni '80. La camera ardente si terrà nella sala del consiglio comunale. I funerali si svolgeranno domani 6 marzo alle ore 11,00

È morto a Reggio Calabria Gianni Palamara Ex sindaco della città, assessore regionale alla forestazione e leader del Psi reggino negli anni '80.  La camera ardente si terrà nella sala del consiglio comunale. I funerali si svolgeranno domani 6 marzo alle ore 11,00
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di Luigi Longo

Gianni Palamara era uno di quei socialisti che, nel bene e nel male, hanno lasciato il segno a Reggio Calabria ed in tutta la Regione. È stato sindaco della città, presidente dell’Usl, consigliere regionale e assessore regionale alla forestazione. Ho avuto l’onore di conoscerlo a metà degli anni ’80, appena eletto segretario regionale della federazione giovanile socialista. Palamara era un craxiano convinto, un riformista, ma, soprattutto, un politico vicino alle persone più deboli. È stato per lungo tempo a Reggio Calabria un punto di riferimento, insieme a Zavettieri e Zito, per noi giovani socialisti.

Ogni iniziativa politica da noi intrapresa aveva il sostegno politico ed organizzativo di Gianni. In quegli anni ho avuto l’onore di collaborare con Franca Prest, Commissario della federazione socialista, e nel mio ruolo di sub commissario del Psi Palamara ha dato un impulso positivo in termini di consenso elettorale per un partito che aveva quasi il 30% di adesioni nella provincia di Reggio Calabria. Palamara è sempre stato in prima fila per l’organizzazione del Psi, lavorando senza sosta per costruire una grande forza politica centrale nel reggino ed in Calabria. Gianni Palamara era per noi un modello da seguire.

La stagione della tangentopoli reggina si connota come una della pagine più oscure della democrazia del nostro Paese; la caccia dei Pm ai socialisti uno dei capitoli più vergognosi. I processi sommari in piazza hanno rappresentato una storia indimenticabile nella memoria di ognuno di noi. Gianni Palamara ha subito l’onta della carcerazione preventiva, da considerarsi ancora oggi un obbrobrio giuridico, ma nei successivi processi è stato assolto perché il fatto non sussiste. Un’assoluzione, però, tardiva, visto che è stata distrutta una persona perbene moralmente e politicamente.

Ecco, l’avvocato Palamara non è mai riuscito a metabolizzare l’arresto e la campagna mediatica organizzata da una certa stampa servile ad un progetto politico. Il mio ultimo incontro con Gianni Palamara risale a qualche tempo fa, in treno, per puro caso. Nel viaggio trascorso insieme, Gianni, nelle ore della tratta, ha voluto raccontarmi tutte le ingiustizie subite. In quella testimonianza è emerso il dramma di un uomo messo alla gogna da una giustizia spettacolo, la quale, senza fondamento, tanti danni ha provocato in tutta Italia. Ciao, Gianni. Un abbraccio alle tue figlie e al nipote Francesco, mio amico di tante battaglie politiche.

NOTA DEL SINDACO GIUSEPPE FALCOMATÀ

L’avvocato Giovanni Palamara è stato un attivissimo militante socialista, sindaco della nostra città per due anni (84-85), consigliere e assessore regionale. Craxiano della prima ora, incarnò nel bene e nel male l’essenza della Prima Repubblica, cimentandosi in alleanze spericolate, vedi il rapporto con Ludovico Ligato, che gli avrebbero procurato dolorose vicissitudini giudiziarie. Prosciolto da ogni accusa, negli ultimi anni si era ritirato elegantemente nell’ombra.

L’amministrazione Comunale, porgendo alla famiglia le più sentite condoglianze, ha disposto l’allestimento della camera ardente presso la sala del Consiglio Comunale di Palazzo San Giorgio