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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 12 DICEMBRE 2024

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Drosi: da tre anni isolata ed abbandonata dall’Amministrazione provinciale

Drosi: da tre anni isolata ed abbandonata dall’Amministrazione provinciale

| Il 25, Set 2012

Editoriale di Bruno Morgante

Drosi: da tre anni isolata ed abbandonata dall’Amministrazione provinciale

Editoriale di Bruno Morgante

 

 

I primi giorni di Novembre del 2009 c’è stato un violento nubifragio nella Piana di Gioia Tauro che procurò diversi danni, tra cui l’alluvione che colpì interi quartieri del comune di Gioia Tauro con inondazione delle case, caduta di ponti, distruzione di strade,dovute all’esondazione del fiume Budello.

Tra gli altri danni vi fu la distruzione del tratto di strada provinciale che passa sotto il ponte dell’autostrada, che collega la statale 18 con Drosi, frazione del comune di Rizziconi, attaverso la “Valle Amena”, dove scorre il fiume, tratto di strada portata via dal fiume, e vi fu lo smottamento un poco più avanti, per circa 20 metri, di parte della carreggiata, elevata di circa un metro sul piano campagna.

Da tre anni la Provincia ha messo un cartello con il divieto di transito per strada non percorribile.

Drosi era raggiungibile, per chi proveniva da Gioia Tauro, anche dalla bretella sulla provinciale Gioia Tauro-Rizziconi, all’altezza della stazione ferroviaria di Rizziconi, ma nella stessa alluvione è crollato il ponte sul fiume Vena, affluente del fiume Budello, per cui anche in questo caso il viaggiatore si trova davanti il cartello: strada non percorribile.

Drosi rimane raggiungibile solo dalla strada che collega Rizziconi e la contrada Spina al cimitero.

Ogni volta che ci sono piogge straordinarie si creano problemi di percorribilità sulla strada per il cimitero, problemi che possono durare anche diversi giorni, così come è soggetta ad alluvioni la contrada Spina, essendo la zona il punto di raccolta delle acque provenienti da Polistena e Cittanova.

Per piogge solamente abbondanti Drosi rischia di rimanere completamente isolata.

Drosi, insieme alle sue contrade, ha una popolazione di almeno 2000 abitanti e vanta la presenza di diverse attività economiche, dalla ristorazione al commercio, dall’artigianato di qualità a piccole imprese manifatturiere, il cui bacino di utenza era rappresentato, in buona parte, da Gioia Tauro, il porto, San Ferdinando.

Buona parte di questa clientela è stata persa, in quanto l’utente di queste zone, percorrendo la strada da lui conosciuta, che portava a Drosi, si trova davanti il cartello: strada non percorribile.

E’ facile, inoltre, immaginare il disagio degli abitanti che lavorano a Gioia Tauro, nel porto o che si debbono recare nei terreni agricoli ubicati nella “Valle Amena”che sono costretti, rispetto a prima dell’alluvione, a percorrere almeno cinque kilometri di strada in più diverse volte al giorno.

Non ci troviamo su montagne, per cui sarebbero necessari ingenti somme per ripristinare la viabilità, ma ci troviamo nel centro della Piana di Gioia Tauro, per cui con somme irrisorie si potrebbe risolvere almeno il collegamento attraverso “Valle Amena”.

Sembra incredibile che tutto ciò possa succedere.

Sicuramente ci sono omissioni gravissime e colpevoli disattenzioni che stanno procurando non solo disagi alle popolazioni, ma ingenti danni alle attività economiche.

Per capire di più su questa storia abbiamo posto alcune domande all’assessore al bilancio del comune di Rizziconi, nonché unico consigliere comunale della frazione Drosi, dott. Pino Mamone.

D. Su questo problema sicuramente c’è una colpevole disattenzione della Provincia, ente deputato all’intervento, ma il Comune cosa ha fatto nel suo ruolo di rappresentante esponenziale degli interessi dei suoi cittadini, anche al di là delle sue competenze?

R. Fermo rimanendo le azioni svolte di chi ci ha preceduto, questa Amministrazione , guidata dal dott. Pino Di Giorgio, alla fine del mese di Giugno di questo anno, subito dopo le elezioni, si è incontrata con l’Amministrazione Provinciale, che ha risposto che era in attesa dei finanziamenti regionali.

D. Secondo Lei basta questo per avere assolto ai propri doveri di rappresentanza?

R. Assolutamente no, tanto è vero che da giorni, passato il mese di Agosto in cui tutto si rallenta e diventa difficile anche soltanto trovare interlocutori negli uffici, insieme al Sindaco, stiamo ragionando con i cittadini che maggiormente pagano il prezzo di questa disattenzione sul come fare prevalere i nostri diritti, valutando tutte le azioni possibili, compreso quella penale e di richiesta di risarcimento danni, dato che la provincia sembra avere dimenticato il problema, che si potrebbe risolvere, almeno in parte e per il collegamento più importante con Gioia Tauro, il porto e San Ferdinando, attraverso “Valle Amena”, con i fondi per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade provinciali.

Probabilmente basterebbero non più di 50.000 euro.

D. Siamo al solito film visto diverse volte in Calabria della minaccia di azioni eclatanti, che si risolvono con l’intervento e l’assicurazione di un politico locale, che garantisce per l’Amministrazione Provinciale?

R. Noi vogliamo che venga risolto il problema, che significa non ricevere un favore, ma ripristinare dei diritti di intere popolazioni, dal diritto alla mobilità, al diritto alla salute, in quanto abbiamo avuto alcuni casi di ricovero urgente in strutture ospedaliere, con l’ambulanza che ha fatto un ritardo di almeno mezz’ora per riuscire a trovare la unica strada percorribile, e si sono sfiorate tragedie.

Per questo pretendiamo dalle istituzioni preposte ad intervenire che facciano il loro dovere, non chiediamo nessun favore, così come pretendiamo risposte per le omissioni fin qui registrate.

Le azioni eclatanti sono solo l’ultima spiaggia e sempre nel solco della legalità democratica. Intanto, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale, andremo a costituire un comitato civico per difendere i nostri diritti.

Ci troviamo di fronte, come dicevo prima, a un’omissione di intervento con conseguenze sul diritto alla salute, con pesanti perdite economiche, rilevabili dal confronto dei bilanci delle aziende di questi tre anni con quelli di prima del 2009, anche al netto di un calo derivante dalla crisi in atto, con danni a tutti i cittadini, che per motivi di lavoro, di studio, si dovevano portare giornalmente a Gioia Tauro, al porto, a San Ferdinando.

Insieme a legali di Drosi e di Rizziconi studieremo le azioni da svolgere. Non è possibile che nessuno paghi per questo modo di agire da terzo mondo.