Riceviamo e pubblichiamo:
Noi sottoscritti consiglieri comunali di minoranza unitamente al gruppo politico
Galatro Viva, in riferimento alla costituzione della società di gestione delle terme
comunali, ribadiamo la posizione del gruppo in seguito alle decisioni assunte dalla
maggioranza sulla vicenda terme. Intanto evidenziamo che si può intervenire solamente
su aspetti marginali della delibera di costituzione della società termale e nulla
si può modificare sull’impostazione complessiva che è già predeterminata. La
perentorietà (dieci giorni) per definire le proposte da parte dei cittadini, senza
peraltro dare adeguata pubblicità all’invito, la dice lunga sulle reali intenzioni
della maggioranza rispetto al confronto aperto e democratico che la vicenda avrebbe
meritato.
Le nostre proposte, già note, vengono ribadite nella presente lettera e saranno
comunque meglio evidenziate in consiglio comunale. Potreste intanto prendere in seria
considerazione la possibilità di modificare l’atto deliberativo al fine di garantire,
nella futura gestione delle terme, un assetto più democratico e partecipato. Vogliamo
sommessamente ricordare che ad ogni occasione abbiamo propugnato una gestione sì
pubblica, ma allargata agli enti comunali limitrofi, alla Città metropolitana e
alla regione Calabria, con maggioranza sempre al comune di Galatro. Per due ordini
di motivi: avere maggiori fondi a disposizione e far diventare le terme un patrimonio
del territorio e dell’intera regione. A tal proposito nel Consiglio Comunale del
4 Maggio 2018, in rispetto ai principi di democrazia partecipata, abbiamo chiesto
unacommissione consiliare per definire gliassetti societari.
Nessuna risposta ci è pervenuta nel merito della nostra richiesta confermando
la totale indisponibilità al confronto democratico da parte della maggioranza. La
democrazia riguarda tutti i cittadini ed in modo particolare chi è chiamato a partecipare
direttamente alla gestione della cosa pubblica. Ci dispiace evidenziare a tal proposito,
che, nei fatti, la maggioranza ha tenuto sempre una condotta per nulla propensa al
rispetto di queste regole, anzi quasi sempre, incurante della minoranza, ha deciso
autonomamente questioni importanti e vitali per la comunità.
La gestione delle terme rappresenta il problema più importante da risolvere
poiché sta per costituirsi una società che vedrà unico attore il comune di Galatro.
Anche in questo caso i cittadini e la minoranza vengono esclusi da qualunque confronto.
In più occasioni, i sottoscritti hanno messo in guardia l’amministrazione a non
avventurarsi in decisioni frettolose, inopportune e dubbie sotto il profilo della
legalità, in merito alla costituzione della fondazione, poi naufragata, perché
legalmente insostenibile, per come avevamo ampiamente previsto.
Queste motivazioni portano al convincimento che la gestione delle terme possa
trasformarsi, anche non volendo, in una gestione privata più che pubblica, interessata
più che disinteressata e a conduzione familiare. L’impostazione proposta determinerà
un capo assoluto, che in questo caso è ovviamente il sindaco, che decide, pianifica
e attua in totale autonomia.
I sottoscritti, riaffermando che i principi della democrazia e della legalità,
debbano regolare tutti i processi di pubblico interesse e che le terme rappresentano
per antonomasia un bene comune imprescindibile, uno snodo cruciale per lo sviluppo
di Galatro, dove coincidono interessi diversi ed opportunità allettanti, ritengono
doveroso preservare a tutti i costi le terme ed altri beni da decisioni che potrebbero
rivelarsi avventate, inopportune, finalizzate, che per nulla rappresentano un respiro
strategico ed una svolta economico sociale per la collettività, anzi condannerebbero
all’isolamento irreversibile il nostro comune.
Nel rispetto delle prerogative assegnate dalla legge all’opposizione saremo
contro qualunque decisione verrà presa per la futura gestione termale che non garantisca
trasparenza e conduzione aperta e democratica, riservandoci, di volta in volta, di
informare tutti i cittadini sulle iniziative intraprese e di comunicare e denunciare
agli organismi competenti le situazioni di criticità che non sono chiare e non rispettino
fino in fondo le disposizioni di legge, fugando qualsivoglia dubbio sugli aspetti
legali e procedurali che verranno adottati.
Le pregiudiziali, che in merito alla questione terme, vengono da noi sollevate,
sono molteplici ed i dubbi che si nutrono sul “modus operandi” dell’amministrazione
lasciano spazio a legittime valutazioni che ognuno ha il dovere di formulare in relazione
alla posta in gioco che risulta essere molto alta.