Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), DOMENICA 15 DICEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Donna morta in un sacco a Rossano, fermato un uomo. Delitto d’impeto per motivi passionali

Donna morta in un sacco a Rossano, fermato un uomo. Delitto d’impeto per motivi passionali

| Il 20, Apr 2013

Il presunto autore dell’omicidio, Cosimo De Luca, di 41 anni, già noto alle forze dell’ordine, secondo quanto emerso dalle indagini, aveva una relazione extraconiugale con la giovane che faceva la prostituta nella zona

# Rossano, sul cadavere trovato in un sacco si indaga sul racket della prostituzione 

# Rossano, donna morta trovata in un sacco. La vittima avrebbe tra i 25 e i 30 anni 

Donna morta in un sacco a Rossano, fermato un uomo. Delitto d’impeto per motivi passionali

Il presunto autore dell’omicidio, Cosimo De Luca, di 41 anni, già noto alle forze dell’ordine, secondo quanto emerso dalle indagini, aveva una relazione extraconiugale con la giovane che faceva la prostituta nella zona

 

COSENZA – Un delitto d’impeto di natura passionale: è questo il movente dell’omicidio di Florentina Boaru, di 19 anni, la ragazza romena il cui cadavere è stato trovato, nei giorni scorsi, chiuso in un sacco a Rossano, secondo i carabinieri del Comando provinciale di Cosenza che stamani hanno sottoposto a fermo il presunto autore dell’omicidio, Cosimo De Luca, di 41 anni, già noto alle forze dell’ordine. L’uomo, secondo quanto emerso dalle indagini degli investigatori, aveva una relazione extraconiugale con la giovane che faceva la prostituta nella zona. In base ad alcune testimonianze raccolte, tra i due, nei giorni precedenti al delitto, ci sarebbe stata una discussione perché l’uomo voleva convincere la giovane ad andare a vivere in un appartamento a Rossano. All’identificazione di De Luca, i carabinieri sono risaliti grazie ad intercettazioni telefoniche partite dal numero di cellulare dell’uomo che aveva segnalato la presenza del cadavere e che al “112” aveva detto di essere “un killer”. Il telefonino è risultato essere di proprietà di un romeno al quale era stato rubato alcuni giorni prima. Gli accertamenti compiuti e le testimonianze raccolte hanno poi portato i carabinieri a risalire a De Luca.