Domenico Caruso propone quattro sonetti mariani
redazione | Il 26, Ago 2013
Scorci di “fede” in poesia
Domenico Caruso propone quattro sonetti mariani
Scorci di “fede” in poesia
Lodi a Maria
Riportiamo quattro recenti sonetti mariani del nostro collaboratore Domenico Caruso da S. Martino di Taurianova:
O Matri risplendenti
O Matri a lu gran Celu risplendenti
e a chistu mundu mìseru e ‘rroganti,
Vu’ lu sapiti ca non simu nenti
e a testa gata ‘ndi facìmu avanti.
Sarvàti tutti l’animi ‘nnocenti
da lu nemicu ch’ àspitu e ‘ntricanti:
sortantu cu’ li boni sentimenti
tenìmu amici l’Angeli e li Santi.
Vergini bella no’ ‘nd’abbandunati
ca se sbagliammu già pentiti simu
e aprìmu a’ la speranza ora lu cori.
Vu’ succurrìti a li necessitati,
ca sutta o’ mantu Vostru ‘ndi mentimu
finu a lu jornu chi lu corpu mori.
Traduzione dal dialetto calabrese:
Fulgida Madre
Madre, risplendente sia nel Cielo che in questo mondo misero e arrogante, lo sapete che pur nella nostra nullità osiamo andare a testa alta (con superbia).
Salvate le anime innocenti dal nemico, aspide intrigante: con i buoni sentimenti avremo amici gli Angeli e i Santi. Vergine bella, non ci abbandonate poiché se abbiamo sbagliato ci siamo già pentiti e apriamo il cuore alla speranza.
Soccorreteci nelle necessità e ci metteremo sotto il Vostro manto fino al giorno della morte corporale.
Lode a Maria
Ave Maria, ancella del Signore
e madre di noi miseri mortali,
nel grande immacolato Vostro cuore
si pone fine a tutti i nostri mali.
Del Paradiso Voi scala d’amore
siete per noi che sempre solidali
Vi tributiamo un doveroso onore:
per Vostra grazia volerem senz’ali.
Vergine bella, che di sol vestita
talvolta sulla Terra Vi mostrate,
anche se ingrati Vostri figli siamo.
Il giorno in cui passiamo a nuova vita
per la salvezza nostra Voi pregate
e lodi eterne quindi Vi leviamo.
Alla Madre Celeste
Vergine bella in Te bontà s’ammira:
ricordati di me nell’ora estrema
e del maligno placa pure l’ira
perché la tentazione io non tema.
Madre Celeste, al nostro bene mira,
fa’ che d’amore il nostro cuore frema
e se la grazia Tua ancor m’ispira
è sempre poco, ci vuol un poema!
Nostra Signora di virtù preclare,
le anime nostre sempre Ti son grate
per i messaggi delle apparizioni.
Non ci rimane quindi che pregare,
così col caro Figlio ci accogliate
un dì senza mai più trepidazioni.
Vergine Santa
Vergine Santa, di sole vestita,
dell’universo Sei la gran regina,
ora T’affido la modesta vita
perché senza di Te si va in rovina.
A Te ricorre l’anima smarrita
per superare la scoscesa china:
se qui la prova ben sarà finita,
meriterà di stare a Te vicina.
Vergine bella, non m’abbandonare,
dispensa pace, dammi pur conforto
nell’affrontare la cattiva sorte.
Tu, Madre cara, aiutami a pregare
anche l’amato Figlio già Risorto,
stammi dappresso se giunge la morte.
Domenico Caruso